Quanto viene pagato il latte alle stalle?

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Il prezzo del latte alla stalla è di 50 centesimi al litro. Costi di lavorazione, trasporto e commercializzazione raggiungono i 75 centesimi, cui si aggiungono 15 centesimi di margine per un totale superiore ad un euro e venti al litro.
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Il Latte: Un Mare di Difficoltà Tra Stalla e Tavola

Il prezzo di un semplice bicchiere di latte nasconde una complessa realtà economica, spesso trascurata dal consumatore. Dietro il prodotto che quotidianamente troviamo sugli scaffali dei supermercati si cela un lungo e articolato percorso, che parte dalla stalla e arriva sulla nostra tavola, un viaggio costellato da costi che influenzano significativamente il prezzo finale.

Partendo da una cifra apparentemente irrisoria, 50 centesimi al litro pagati al produttore, si comprende immediatamente la difficoltà del settore lattiero-caseario. Questo prezzo, che rappresenta il compenso per il lavoro, l’investimento e l’impegno dell’allevatore, si rivela insufficiente a coprire i costi crescenti legati alla gestione dell’azienda agricola: mangimi, assistenza veterinaria, energia, manutenzione delle strutture. Un’analisi approfondita evidenzia come, in un contesto di crescente inflazione e volatilità dei mercati, mantenere la redditività delle aziende agricole lattiero-casearie sia una sfida sempre più ardua.

Ma la strada del latte dalla stalla al supermercato è ben lungi dall’essere conclusa. A quel magro guadagno iniziale, si aggiungono infatti i costi di lavorazione, trasporto e commercializzazione, che raggiungono la considerevole cifra di 75 centesimi al litro. Questa voce di spesa ingloba una miriade di processi: la raccolta, la pastorizzazione, l’omogeneizzazione, l’imbottigliamento, la refrigerazione, il trasporto fino ai centri di distribuzione e, infine, la consegna ai punti vendita. Ogni fase richiede investimenti in macchinari, personale qualificato e infrastrutture adeguate, contribuendo ad aumentare il costo complessivo.

Infine, il margine di profitto per gli intermediari, pari a circa 15 centesimi al litro, si aggiunge al totale, portando il costo del latte ad oltre un euro e venti al litro. Un dato che mette in luce come il prezzo finale, spesso percepito come eccessivo dal consumatore, sia in realtà il risultato di una complessa catena produttiva e distributiva.

Questa analisi, seppur parziale, sottolinea l’urgenza di una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti. È fondamentale garantire una remunerazione equa agli allevatori, che rappresentano il primo anello della catena, senza per questo penalizzare il consumatore. Un approccio più trasparente, che evidenzi la suddivisione dei costi lungo tutto il processo produttivo, potrebbe favorire una maggiore comprensione della filiera e promuovere scelte di consumo più responsabili e sostenibili, a vantaggio di tutta la comunità. La sfida sta nel trovare un punto di equilibrio tra la necessità di garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la possibilità di offrire al consumatore un prodotto di qualità ad un prezzo accessibile.