Quando spettano i buoni welfare?
I buoni welfare sono riconosciuti ai dipendenti non in prova, assunti a tempo indeterminato o determinato, che risultino in forza al 1° gennaio 2025 oppure che abbiano maturato almeno tre mesi di anzianità di servizio, anche non continuativi, durante lanno precedente la fruizione del beneficio.
Buoni Welfare: a chi spettano e quando si possono utilizzare?
I buoni welfare rappresentano un benefit sempre più apprezzato, offrendo ai dipendenti la possibilità di accedere a servizi e beni che migliorano la qualità della vita, al di fuori della retribuzione tradizionale. Ma a chi spettano esattamente questi preziosi buoni e quali sono i requisiti per poterne usufruire? Sgomberiamo il campo da possibili dubbi, chiarendo i criteri di assegnazione.
La normativa prevede l’erogazione dei buoni welfare ai lavoratori dipendenti non in periodo di prova, con contratto a tempo indeterminato o determinato. Questo significa che anche chi ha un contratto a termine può beneficiare dei buoni, a patto di rispettare i requisiti di anzianità di servizio.
Esistono due principali criteri per l’accesso al welfare aziendale, riferiti al 1° gennaio 2025:
-
Presenza in azienda al 1° gennaio 2025: Tutti i dipendenti che risulteranno in forza all’azienda in questa data avranno diritto ai buoni welfare, indipendentemente dall’anzianità di servizio maturata fino a quel momento. Questo criterio garantisce l’accesso al benefit anche a chi è stato assunto da poco.
-
Anzianità di servizio di almeno tre mesi nell’anno precedente: Per i dipendenti che non saranno in forza al 1° gennaio 2025, l’accesso ai buoni welfare è comunque possibile. Basterà aver maturato almeno tre mesi di anzianità di servizio, anche non continuativi, durante l’anno precedente alla fruizione del beneficio. Questo significa che, ad esempio, per utilizzare i buoni nel 2026, sarà necessario aver lavorato per almeno tre mesi nel corso del 2025, anche in periodi non consecutivi.
È importante sottolineare che l’anzianità di servizio viene calcolata considerando la somma dei mesi lavorati, indipendentemente dalla tipologia di contratto (full-time o part-time) e dalle eventuali interruzioni.
In sintesi, l’obiettivo è garantire l’accesso ai buoni welfare alla maggior parte dei dipendenti, premiando sia la fedeltà aziendale (presenza al 1° gennaio 2025) sia chi, pur con contratti a termine o periodi di interruzione, ha comunque contribuito all’attività aziendale per un periodo minimo. Si consiglia comunque di consultare il regolamento aziendale specifico e/o il contratto collettivo di riferimento, in quanto potrebbero essere previste ulteriori disposizioni o integrazioni a quanto descritto.
#Buoni Welfare#Spettanza Buoni#Welfare DateCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.