Chi ha tolleranza 0 alla guida?
La guida sotto leffetto di alcol o droghe è vietata. Chiunque superi lo 0,8 g/l di alcol nel sangue dovrà utilizzare un alcolock, dispositivo che blocca laccensione del veicolo in caso di positività allalcol. La tolleranza è zero.
Tolleranza Zero alla Guida: Un’Illusione o una Necessità?
La frase “tolleranza zero” alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe risuona con forza, evocando un’immagine di assoluta intransigenza verso un comportamento pericoloso. Ma quanto è realmente “zero” questa tolleranza, e quanto efficace è nel raggiungere il suo obiettivo principale: la riduzione degli incidenti stradali causati da sostanze psicotrope?
La legislazione italiana, come quella di molti altri Paesi, si basa su un limite di alcol nel sangue: 0,5 g/l per i neopatentati e 0,8 g/l per gli altri conducenti. Superare questi limiti comporta sanzioni pesanti, tra cui multe salate, sospensione della patente e, in casi più gravi, il processo penale. L’introduzione dell’alcolock, il dispositivo che impedisce l’avviamento del veicolo in presenza di alcol, rappresenta un ulteriore passo in avanti, indirizzato soprattutto a chi ha già dimostrato una scarsa attenzione alle norme sulla sicurezza stradale.
Tuttavia, la realtà è più sfumata. Definire la tolleranza “zero” crea una discrepanza tra l’ideale e la pratica. Infatti, la presenza di tracce minime di alcol nel sangue, anche a seguito del consumo di alimenti fermentati o di farmaci, può portare a risultati positivi all’etilometro, pur non comportando alcuna compromissione delle capacità psicomotorie. Questo aspetto mette in discussione la reale applicabilità di una tolleranza assoluta e pone l’accento sulla necessità di una maggiore attenzione alla valutazione del reale stato di ebbrezza del conducente, piuttosto che alla semplice misurazione della concentrazione alcolica.
Inoltre, la questione delle droghe rappresenta una sfida ancora maggiore. La complessità dell’individuazione e della quantificazione delle sostanze stupefacenti nel sangue rende difficile stabilire con precisione un limite di tolleranza, anche se la legge sanziona severamente la guida sotto l’effetto di droghe, indipendentemente dalla concentrazione rilevata. La mancanza di test rapidi e affidabili e la variabilità degli effetti delle diverse sostanze rappresentano ostacoli significativi nell’applicazione di una politica di tolleranza zero in questo ambito.
In conclusione, la “tolleranza zero” alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe rappresenta un importante principio guida, ma la sua applicazione pratica richiede un approccio più sofisticato e meno dogmatico. Si necessita di una maggiore attenzione alla formazione degli operatori, all’utilizzo di tecnologie più avanzate e a una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini sui rischi connessi alla guida in stato alterato. Solo un approccio multiforme, che integri la repressione con la prevenzione e l’educazione, potrà garantire una reale riduzione degli incidenti stradali legati all’uso di sostanze psicotrope, andando oltre l’illusoria semplificazione di una “tolleranza zero” che, nella sua applicazione, si rivela spesso inadeguata e persino controproducente.
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