Chi non può rifare il seno?

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Non tutti possono sottoporsi a un intervento di rifacimento del seno. La chirurgia è riservata a persone in buona salute fisica e mentale. Condizioni mediche preesistenti o problemi psicologici che potrebbero compromettere la guarigione o la gestione delle aspettative rendono lintervento non indicato. Unattenta valutazione preliminare è essenziale.

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Rifacimento del Seno: Chi non è un candidato ideale?

Il rifacimento del seno, o mastoplastica additiva, è un intervento chirurgico sempre più diffuso, ma non è una soluzione adatta a tutte. Sebbene l’obiettivo sia migliorare l’aspetto estetico e la fiducia in sé stesse, è fondamentale comprendere che si tratta di un intervento invasivo con implicazioni significative, sia fisiche che psicologiche. Pertanto, una attenta e scrupolosa selezione delle candidate è imprescindibile per garantire risultati positivi e minimizzare i rischi.

Non tutti i desideri di cambiamento estetico sono compatibili con la realtà chirurgica. La candidatura per una mastoplastica additiva non si basa esclusivamente sul desiderio estetico, ma su una valutazione complessiva dello stato di salute fisica e mentale della paziente. Determinati fattori possono rendere l’intervento sconsigliato, persino controindicato.

Condizioni mediche che possono escludere dal trattamento:

  • Malattie croniche non controllate: Patologie come il diabete, l’ipertensione arteriosa non ben gestite, problemi cardiaci o polmonari significativi possono incrementare i rischi anestesiologici e compromettere la guarigione post-operatoria. Un’adeguata stabilizzazione del quadro clinico è necessaria prima di considerare l’intervento.
  • Disturbi della coagulazione: Condizioni che aumentano il rischio di sanguinamento o di formazione di trombi, come la trombofilia, rappresentano una controindicazione assoluta, a meno che non siano adeguatamente trattate e monitorate.
  • Infezioni attive: Presenza di infezioni, anche banali, può compromettere la cicatrizzazione e aumentare il rischio di complicanze post-operatorie.
  • Cancro al seno o storia familiare significativa: Sebbene non sia una controindicazione assoluta, la presenza di una storia familiare di cancro al seno o la diagnosi di carcinoma mammario richiedono una valutazione attenta e approfondite indagini per escludere qualsiasi interferenza con l’intervento e con la successiva sorveglianza oncologica.
  • Problemi autoimmuni: Alcuni disturbi autoimmuni possono influenzare la risposta immunitaria e la capacità di guarigione, rendendo l’intervento più rischioso.

Aspetti psicologici cruciali:

Oltre alla salute fisica, lo stato mentale della paziente gioca un ruolo determinante. Una aspettativa realistica del risultato chirurgico è fondamentale. Il rifacimento del seno non risolve problemi psicologici preesistenti. Al contrario, una dismorfofobia o un disturbo del corpo non diagnosticati potrebbero portare a insoddisfazione post-operatoria e a ulteriori disagi psicologici. In questi casi, è spesso necessario un percorso di psicoterapia prima di prendere in considerazione l’intervento.

La consulenza pre-operatoria: un passaggio fondamentale:

La visita pre-operatoria non è un mero adempimento burocratico, ma un momento cruciale per una valutazione approfondita della candidata. Il chirurgo, attraverso un colloquio approfondito e esami clinici, valuterà attentamente le condizioni di salute, le aspettative della paziente e la sua idoneità all’intervento. Solo una valutazione accurata può garantire la sicurezza e la soddisfazione della paziente. Ricordarsi che il dialogo aperto e onesto con il chirurgo è fondamentale per prendere una decisione informata e consapevole.