Quali parti del corpo non si abbronzano?

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La pianta dei piedi e il palmo delle mani, con uno strato epidermico più spesso, impediscono la melanina di raggiungere la superficie, quindi non si abbronzano.
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Il mistero del corpo “bianco”: perché mani e piedi non si abbronzano?

La tintarella estiva, simbolo di sole e spensieratezza, colora la nostra pelle, donandole un aspetto sano e luminoso. Ma c’è un’area del corpo che sembra sfuggire a questa trasformazione: mani e piedi, che restano “bianchi” anche dopo ore trascorse al sole.

Il motivo di questa resistenza all’abbronzatura è da ricercare nella struttura della nostra pelle. La melanina, responsabile del colore della pelle e della sua protezione dai raggi UV, viene prodotta dai melanociti, cellule presenti nello strato profondo della pelle, l’epidermide. Questo strato è formato da diverse “lamine”, e la sua spessore varia da zona a zona del corpo.

Mani e piedi, a differenza di altre parti del corpo, presentano uno strato corneo, la parte più esterna dell’epidermide, particolarmente spesso. Questo strato, composto da cellule morte e cheratina, funge da barriera protettiva, impedendo alla melanina di raggiungere la superficie e di colorare la pelle.

In pratica, la melanina, viaggiando attraverso l’epidermide per raggiungere la superficie, si trova ad affrontare un “ostacolo” più imponente in mani e piedi. Questo “viaggio” è più lungo e faticoso, e la melanina non riesce a raggiungere la sua destinazione finale, ovvero la superficie cutanea.

Questo spiega perché mani e piedi rimangono bianchi, mentre il resto del corpo si abbronza.

Ma non è detto che mani e piedi non possano abbronzarsi affatto! Anche se l’abbronzatura è meno evidente, con un’esposizione prolungata al sole, è possibile notare un leggero cambiamento di colore. Inoltre, alcuni fattori come la predisposizione genetica e l’età possono influire sulla capacità della pelle di abbronzarsi.

In conclusione, il mistero della pelle “bianca” di mani e piedi è un esempio di come la struttura del nostro corpo influenzi le nostre reazioni all’ambiente. Questo ci ricorda che il corpo umano è una macchina complessa e affascinante, con meccanismi ancora da scoprire e comprendere a pieno.