Chi soffre di colon irritabile può mangiare la polenta?

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Chi soffre di colon irritabile può generalmente consumare riso, mais (e quindi polenta), avena, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto e tapioca. È consigliabile preferire frutta come banana, fragola, arancia, uva e melone, limitando invece anguria, pesche, mele e pere, in quanto più fermentabili.

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Polenta e Colon Irritabile: Un’Alleanza Possibile?

Il colon irritabile (IBS, Irritable Bowel Syndrome) è una condizione cronica che colpisce milioni di persone, causando sintomi fastidiosi come dolore addominale, gonfiore, stipsi o diarrea. La gestione dell’IBS richiede spesso un approccio attento all’alimentazione, con l’obiettivo di individuare gli alimenti che scatenano o alleviano i sintomi. Una delle domande più frequenti riguarda i cereali: la polenta, in particolare, può essere consumata da chi soffre di questa sindrome?

La risposta, in generale, è sì. La polenta, ricavata dalla farina di mais, rientra nella categoria degli alimenti generalmente ben tollerati dai soggetti con IBS. Il mais, infatti, presenta un indice glicemico relativamente basso, il che significa che non provoca picchi improvvisi di glicemia e quindi non aggrava i sintomi intestinali in molti pazienti. Inoltre, la sua consistenza cremosa, soprattutto se preparata in modo semplice, può risultare delicata per l’apparato digerente sensibile.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che “generalmente ben tollerato” non significa “universalmente adatto”. La reazione individuale agli alimenti varia notevolmente da persona a persona, e ciò che è benefico per uno potrebbe essere dannoso per un altro. Alcuni individui con IBS potrebbero riscontrare difficoltà digestive anche con la polenta, magari a causa di una maggiore sensibilità al glutine presente in alcune varietà di mais o a causa di una intolleranza individuale al mais stesso, seppur meno frequente. È quindi importante prestare attenzione alla propria risposta individuale.

Oltre alla polenta, altri cereali comunemente consigliati per chi soffre di colon irritabile includono riso, avena, grano saraceno, miglio, quinoa e amaranto. Anche la tapioca, un amido ricavato dalla radice di manioca, può essere un’opzione valida. La scelta del cereale migliore varia a seconda delle esigenze individuali e della tipologia di sintomi predominanti (stitichezza o diarrea).

Per quanto riguarda la frutta, è bene preferire frutti a basso contenuto di fruttosio e fibra insolubile, come banane, fragole, arance, uva e melone. Frutta come anguria, pesche, mele e pere, più ricche di fibra e fruttosio, potrebbero invece essere più fermentabili e quindi meno adatte. Anche in questo caso, la sperimentazione personale e l’ascolto del proprio corpo sono fondamentali.

In conclusione, la polenta può essere inclusa nella dieta di chi soffre di colon irritabile, ma è sempre consigliabile un approccio cauto e attento all’ascolto dei segnali del proprio organismo. Un diario alimentare, che registri la tipologia di alimenti consumati e la conseguente risposta intestinale, può essere uno strumento prezioso per individuare gli alimenti scatenanti e pianificare una dieta personalizzata e più efficace. In caso di dubbi o sintomi persistenti, è sempre fondamentale consultare un medico o un dietologo specializzato in disturbi gastrointestinali.