Come conservare un campione di calprotectina fecale?

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Per la corretta conservazione, raccogliere 5-10 ml di feci evitando contaminazioni esterne del contenitore. Chiudere ermeticamente, etichettare con nome, cognome e data di nascita. Refrigerare a 4°C per massimo 24 ore.
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La Conservazione Ottimale del Campione di Calprotectina Fecale: Un Passaggio Critico per Diagnosi Accurate

La calprotectina fecale è un biomarcatore sempre più utilizzato nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), come la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. La sua accuratezza diagnostica, però, dipende fortemente dalla corretta conservazione del campione. Un processo inadeguato può compromettere i risultati, portando a diagnosi errate e a decisioni terapeutiche scorrette. Ecco quindi una guida dettagliata per garantire la conservazione ottimale di un campione di calprotectina fecale.

Raccolta del Campione: Precisione e Igiene come Priorità

Il primo passo cruciale è la raccolta del campione stesso. È fondamentale evitare qualsiasi contaminazione esterna che possa alterare la concentrazione di calprotectina e generare risultati falsati. Si raccomanda di raccogliere un volume di feci compreso tra 5 e 10 ml, utilizzando un contenitore sterile e monouso fornito dal laboratorio o dal medico. È essenziale evitare il contatto diretto delle feci con le mani, utilizzando, se necessario, un cucchiaio o una spatola sterile per il prelievo. La contaminazione da urina o da altri fluidi corporei deve essere rigorosamente evitata.

Etichettatura e Conservazione a Freddo: Garanzia di Integrità

Una volta raccolto il campione, è altrettanto importante una corretta etichettatura. Sul contenitore, in modo chiaro e leggibile, devono essere riportati: nome completo del paziente, cognome, data di nascita e data di prelievo. Questa fase è essenziale per evitare errori di identificazione e garantire la tracciabilità del campione lungo tutto il percorso analitico.

La conservazione del campione a temperatura controllata è il fattore determinante per preservare l’integrità della calprotectina. Dopo la raccolta, il contenitore deve essere chiuso ermeticamente per prevenire la disidratazione del campione e l’alterazione della sua composizione. Il campione deve essere immediatamente refrigerato a una temperatura di 4°C. È importante sottolineare che questa temperatura deve essere mantenuta per un massimo di 24 ore. Superato questo lasso di tempo, il rischio di degradazione della calprotectina aumenta significativamente, compromettendo l’affidabilità dei risultati.

Tempistica e Trasporto: Fattori Critici per un Risultato Affidabile

Per garantire la massima accuratezza dei test, è fondamentale che il campione giunga al laboratorio entro le 24 ore successive alla raccolta. In caso di impossibilità a consegnare il campione entro tale tempistica, è necessario contattare il laboratorio per concordare una procedura alternativa, che potrebbe includere metodi di conservazione più avanzati. Durante il trasporto, è importante mantenere il campione refrigerato, utilizzando ad esempio una borsa termica con elementi refrigeranti.

In conclusione, la corretta conservazione del campione di calprotectina fecale è un passaggio fondamentale per ottenere risultati diagnostici affidabili. Seguire scrupolosamente le indicazioni fornite, prestando attenzione a ogni dettaglio, è essenziale per contribuire alla accuratezza diagnostica e al miglioramento della gestione delle MICI. Qualsiasi dubbio o incertezza riguardo al processo di raccolta e conservazione deve essere immediatamente chiarito con il personale medico o di laboratorio.