Come curare listeriosi?

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La listeriosi, infezione batterica, viene curata con antibiotici, in particolare lAmpicillina. Questo farmaco si rivela efficace nella maggior parte dei casi e, aspetto cruciale, è considerato sicuro sia durante la gravidanza che per i neonati, rendendolo unopzione terapeutica preferibile in queste situazioni delicate.

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Listeriosi: Diagnosi, Trattamento e Prevenzione di un’Infezione Insidiosa

La listeriosi, un’infezione batterica causata dal Listeria monocytogenes, si manifesta con una sintomatologia variegata, spesso subdola, che può rendere difficile una diagnosi tempestiva. Mentre in individui sani può presentarsi in forma lieve, simile a una comune influenza, con febbre, dolori muscolari e disturbi gastrointestinali, in soggetti vulnerabili come anziani, neonati, donne in gravidanza e persone immunodepresse, può evolvere in forme più gravi, complicandosi con meningite, setticemia e, nelle donne in attesa, infezioni del feto con conseguenze potenzialmente devastanti.

Il trattamento d’elezione per la listeriosi è la terapia antibiotica, con l’ampicillina che si pone in prima linea per la sua comprovata efficacia contro il batterio responsabile. La peculiarità dell’ampicillina risiede nella sua sicurezza d’uso, anche in categorie delicate come le donne in gravidanza e i neonati, aspetto cruciale per proteggere sia la madre che il nascituro dalle possibili complicanze dell’infezione. Altri antibiotici, come la penicillina G, l’amoxicillina, la gentamicina e la trimetoprim-sulfametossazolo, possono essere considerati valide alternative in caso di allergia o resistenza all’ampicillina, sempre sotto stretto controllo medico.

La diagnosi precoce è fondamentale per un trattamento efficace e si basa sull’isolamento del batterio Listeria monocytogenes attraverso esami colturali, generalmente effettuati su campioni di sangue, liquido cerebrospinale o, nel caso di donne in gravidanza, liquido amniotico. La tempestività nell’individuazione dell’infezione è cruciale per minimizzare i rischi, soprattutto nelle categorie più a rischio.

Oltre alla terapia farmacologica, è importante adottare misure preventive per ridurre il rischio di contrarre la listeriosi. Data la principale via di trasmissione, ovvero l’ingestione di alimenti contaminati, è fondamentale osservare scrupolosamente le norme igieniche in cucina, lavando accuratamente frutta e verdura, evitando il consumo di latte crudo e formaggi a pasta molle non pastorizzati, carne cruda o poco cotta e pesce affumicato. Particolare attenzione va riservata alla conservazione degli alimenti, rispettando la catena del freddo e consumando i prodotti entro la data di scadenza. Le donne in gravidanza, in particolare, dovrebbero seguire scrupolosamente queste raccomandazioni per proteggere se stesse e il nascituro da questa insidiosa infezione. Consultarsi con il proprio medico o ginecologo è sempre consigliabile per chiarire eventuali dubbi e ricevere indicazioni personalizzate sulla prevenzione e la gestione della listeriosi.