Come guarire dalla disfagia?

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Per facilitare la deglutizione in caso di disfagia, consigliamo di assumere cibi morbidi, cremosi e omogenei. Alcune indicazioni pratiche:

  • Privilegiare semolino e patate lesse rispetto a pasta, pane e riso.
  • Assicurarsi che gli alimenti non siano duri o filamentosi.
  • Utilizzare un frullatore o un passaverdure per ridurre in purea cibi solidi.
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Disfagia: ritrovare il piacere di mangiare con la giusta consistenza

La disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire, può trasformare un gesto semplice e quotidiano come mangiare in una vera e propria sfida. Oltre a rappresentare un disagio fisico, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando l’alimentazione e, di conseguenza, lo stato nutrizionale e il benessere psicologico. Fortunatamente, adottare strategie mirate per modificare la consistenza degli alimenti può contribuire a migliorare la deglutizione e a restituire serenità ai pasti.

Il principio fondamentale per facilitare la deglutizione in caso di disfagia è quello di prediligere cibi morbidi, cremosi e omogenei, eliminando qualsiasi elemento che possa ostacolare il passaggio del bolo alimentare. Questa strategia permette di ridurre lo sforzo richiesto per deglutire e minimizza il rischio di soffocamento.

Vediamo alcune indicazioni pratiche per adattare l’alimentazione alla disfagia:

  • Semolino e patate lesse al posto di pasta, pane e riso: Mentre pasta, pane e riso, anche se ben cotti, possono presentare una consistenza che richiede una maggiore attività masticatoria e di coordinamento dei muscoli della deglutizione, semolino e patate lesse, opportunamente preparati, offrono una consistenza più morbida e facile da gestire. Le patate, in particolare, possono essere schiacciate e rese cremose con l’aggiunta di latte o brodo vegetale, mentre il semolino può essere cotto in brodo o latte fino ad ottenere una consistenza densa e omogenea.

  • Eliminare alimenti duri e filamentosi: Carni fibrose, verdure crude, frutta con la buccia e alimenti secchi e croccanti sono da evitare. La loro consistenza può rendere la deglutizione difficoltosa e aumentare il rischio di rimanere incastrati nell’esofago. È fondamentale prediligere carni tenere e ben cotte, verdure cotte al vapore o lessate e frullate, e frutta sbucciata e cotta o frullata.

  • Frullare e passare gli alimenti: Un valido alleato in cucina per chi soffre di disfagia è il frullatore o il passaverdure. Questi strumenti permettono di trasformare cibi solidi in puree omogenee, eliminando grumi e parti filamentose. Si possono creare deliziose vellutate di verdure, creme di legumi, passati di frutta e frullati di carne o pesce, garantendo un apporto nutrizionale completo e una deglutizione sicura.

È importante ricordare che la disfagia può avere diverse cause e gradi di severità. Pertanto, è fondamentale consultare un medico specialista o un logopedista per una valutazione accurata e un piano alimentare personalizzato. Oltre alle modifiche nella consistenza del cibo, potrebbero essere consigliate specifiche tecniche di deglutizione e esercizi riabilitativi. Seguire le indicazioni degli specialisti è cruciale per gestire al meglio la disfagia e migliorare la qualità della vita.