Come si ottiene il bianco di nera?

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LAzienda Agricola G. Milazzo produce il Bianco di Nera assemblando Nero Cappuccio, Chardonnay e Inzolia. Le uve, coltivate su terreno argilloso, vengono pressate delicatamente e fermentate in acciaio per quattro mesi, seguita da una presa di spuma in autoclave.

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Il Bianco di Nera: Un’Inaspettata Sinfonia di Sapori dalla Sicilia

Il Bianco di Nera. Un nome che sussurra mistero e intriga il palato. Chi non si aspetterebbe un rosso rubino intenso, evocando la potenza e la ricchezza dei vitigni a bacca nera? E invece, l’etichetta rivela una sorpresa: un vino bianco, fresco e vibrante, nato dalla sapiente alchimia di uve nere e bianche.

L’Azienda Agricola G. Milazzo, nel cuore della Sicilia, ha saputo interpretare magistralmente questa sfida, creando un vino che racchiude in sé la complessità del territorio e la maestria dell’arte enologica. Non si tratta semplicemente di vinificare uve nere in bianco; si tratta di orchestrarle, di armonizzarle con la delicatezza di vitigni a bacca bianca, per ottenere un risultato unico e irripetibile.

Il segreto del Bianco di Nera Milazzo risiede nella sua composizione: un blend audace che vede protagonisti il Nero Cappuccio, vitigno autoctono siciliano dalla personalità forte e tannica, lo Chardonnay, vitigno internazionale noto per la sua eleganza e complessità, e l’Inzolia, altro gioiello autoctono, portatore di freschezza e note agrumate.

Ma come si trasforma un’uva nera in un nettare bianco? Il processo è delicato e meticoloso, volto a estrarre l’essenza del frutto senza comprometterne la limpidezza.

Tutto inizia con la scelta accurata delle uve, coltivate su terreni argillosi, ricchi di minerali e di sostanza organica, che conferiscono al vino una struttura e una profondità uniche. La vendemmia, eseguita nel momento di perfetta maturazione, è seguita da una pressatura soffice, un passaggio cruciale per evitare che le bucce, ricche di pigmenti e tannini, rilascino colore e astringenza al mosto.

Il mosto ottenuto viene poi fatto fermentare in vasche d’acciaio inox a temperatura controllata per circa quattro mesi. Questo periodo di affinamento permette al vino di sviluppare la sua complessità aromatica, esaltando le note fruttate e floreali tipiche dei vitigni che lo compongono.

Infine, il Bianco di Nera Milazzo subisce una “presa di spuma” in autoclave, un processo che conferisce al vino le sue caratteristiche bollicine fini e persistenti. La rifermentazione in autoclave, a differenza del metodo classico, permette di preservare la freschezza e la fragranza del vino, rendendolo ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti leggeri a base di pesce e verdure.

Il risultato è un vino di colore giallo paglierino brillante, con un perlage fine e persistente. Al naso, si percepiscono profumi intensi di frutta bianca, agrumi e fiori di acacia, arricchiti da delicate note di crosta di pane e lievito. Al palato, il Bianco di Nera Milazzo è fresco, sapido e persistente, con una piacevole acidità che ne esalta la bevibilità.

Il Bianco di Nera Milazzo non è solo un vino, ma un’esperienza sensoriale che racconta la storia di un territorio, la passione di un’azienda e la magia dell’arte enologica. È la prova che, a volte, le sorprese più belle si nascondono proprio dove meno te le aspetti. Un bianco che nasce dal nero, una sinfonia di sapori che celebra la Sicilia in ogni sorso.