Come si svolge il test per le intolleranze alimentari?

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Per diagnosticare lintolleranza al lattosio, il paziente assume una soluzione di lattosio. Segue una fase di monitoraggio di circa due ore, durante la quale vengono raccolti campioni di respiro a intervalli regolari (generalmente sei campioni totali). Lanalisi di questi campioni rivela la presenza di idrogeno, indicatore di una possibile difficoltà nella digestione del lattosio.

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Soffio rivelatore: come il Breath Test svela le intolleranze alimentari, dal lattosio ad altri zuccheri

L’intolleranza alimentare, un disturbo sempre più diffuso, si manifesta con sintomi spesso subdoli e difficili da interpretare, rendendo la diagnosi un percorso a volte intricato. Fortunatamente, test diagnostici specifici, come il Breath Test (test del respiro), offrono un valido supporto per individuare la causa del problema.

Il caso più comune, l’intolleranza al lattosio, ben illustra il funzionamento di questo esame. Come si svolge esattamente? Il paziente, a digiuno da almeno 12 ore, assume una soluzione contenente una quantità predefinita di lattosio disciolto in acqua. A questo punto inizia la fase di monitoraggio, che dura circa due ore. Durante questo periodo, il paziente dovrà soffiare in un apposito dispositivo ad intervalli regolari, generalmente sei volte in totale, fornendo così una serie di campioni di respiro.

Questi campioni vengono poi analizzati per misurare la concentrazione di idrogeno. Nel caso di un individuo intollerante al lattosio, il lattosio non viene digerito correttamente nell’intestino tenue a causa della carenza dell’enzima lattasi. Di conseguenza, il lattosio raggiunge il colon dove viene fermentato dalla flora batterica residente, producendo, tra gli altri gas, appunto l’idrogeno. Questo eccesso di idrogeno viene assorbito nel sangue e poi eliminato attraverso i polmoni, risultando in una maggiore concentrazione nei campioni di respiro.

Un aumento significativo della concentrazione di idrogeno nel respiro dopo l’assunzione del lattosio, rispetto ai valori basali, indica quindi una probabile intolleranza. L’esame è semplice, non invasivo e relativamente rapido.

È importante sottolineare che il Breath Test non si limita alla diagnosi dell’intolleranza al lattosio. Varianti del test, con l’utilizzo di zuccheri diversi, permettono di indagare anche altre intolleranze, come quella al fruttosio, al sorbitolo o al saccarosio. In questi casi, la procedura rimane sostanzialmente la stessa, cambiando solamente lo zucchero somministrato.

Il Breath Test rappresenta dunque un prezioso strumento diagnostico per individuare le intolleranze alimentari, offrendo al paziente la possibilità di adottare una dieta personalizzata ed evitare i fastidiosi sintomi associati a queste condizioni. È fondamentale, tuttavia, ricordare che l’interpretazione dei risultati deve essere affidata ad un medico specialista, che valuterà il quadro clinico completo del paziente. Solo in questo modo è possibile ottenere una diagnosi accurata e un percorso terapeutico adeguato.