Cosa fare se si cattura un siluro?

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La cattura di siluri richiede un intervento specifico: il pesce va portato a riva e segnalata la posizione esatta al numero 348 3502574 (o 0376 391550 int. 33 al mattino) per la rimozione a cura della Vigilanza del Parco.

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Il siluro all’amo: cosa fare dopo la cattura?

La pesca nelle acque interne italiane può riservare incontri sorprendenti, e non sempre graditi. Uno di questi è la cattura del siluro ( Silurus glanis ), un predatore invasivo che sta alterando gli equilibri degli ecosistemi fluviali e lacustri. La sua presenza, ormai diffusa in molte regioni, richiede un intervento responsabile da parte dei pescatori che, in caso di cattura accidentale, devono seguire una procedura specifica.

Tirare a riva un siluro, soprattutto di grandi dimensioni, può essere un’esperienza impegnativa data la sua forza e combattività. Una volta issato a terra, è assolutamente vietato rilasciarlo nuovamente in acqua. Questo pesce, privo di nemici naturali nel nostro ambiente, rappresenta una seria minaccia per la fauna autoctona. La sua proliferazione incontrollata può portare alla scomparsa di specie ittiche native, alterando irreparabilmente la biodiversità.

Cosa fare, quindi, dopo aver catturato un siluro? La procedura è semplice ma fondamentale:

  1. Mantenere il pesce in sicurezza a riva, evitando che possa scivolare nuovamente in acqua.
  2. Contattare immediatamente la Vigilanza del Parco del Mincio, ente responsabile della gestione di questa specie aliena, al numero 348 3502574. In alternativa, è possibile chiamare lo 0376 391550 interno 33, ma solo la mattina. È importante segnalare con precisione il luogo di cattura, fornendo tutte le informazioni utili per facilitare l’intervento degli operatori.
  3. Attendere l’arrivo del personale autorizzato, che si occuperà del prelievo e della gestione del siluro catturato.

Questa procedura, sebbene possa sembrare un’interruzione dell’attività di pesca, è cruciale per la tutela degli ecosistemi acquatici. Collaborare con le autorità competenti è un atto di responsabilità che ogni pescatore consapevole dovrebbe compiere per preservare la biodiversità e garantire la salute dei nostri fiumi e laghi. Ricordiamo che il siluro, pur essendo un pesce commestibile, nel contesto della pesca sportiva nelle acque interne, non può essere trattenuto. La sua rimozione è l’unico modo per contenere la sua diffusione e mitigare l’impatto negativo sulla fauna ittica autoctona. Ignorare questa procedura non solo è dannoso per l’ambiente, ma può anche comportare sanzioni amministrative. La collaborazione di tutti è essenziale per vincere la sfida contro questa specie invasiva e proteggere il patrimonio naturale delle nostre acque.