Cosa fare se si hanno le proteine basse?
Proteine basse: un’alimentazione equilibrata per ripristinarle
Le proteine sono fondamentali per la nostra salute: contribuiscono alla costruzione e al mantenimento dei tessuti, supportano il sistema immunitario e sono coinvolte in molteplici processi metabolici. Un apporto proteico inadeguato può causare una serie di problematiche, da una ridotta crescita e sviluppo in età pediatrica a una diminuzione della massa muscolare e una maggiore suscettibilità alle malattie nell’età adulta. Ma cosa fare se ci si accorge di avere un livello di proteine basso?
Innanzitutto, è importante sottolineare che la diagnosi di “proteine basse” necessita di una valutazione medica completa. Solo un medico o un dietologo possono stabilire con certezza la carenza e le eventuali cause sottostanti, che possono includere disturbi alimentari, problemi di assorbimento o malattie croniche. Questo articolo non vuole sostituire il parere medico, ma fornire consigli alimentari generali.
Se un professionista sanitario ha indicato la necessità di aumentare l’apporto proteico nella dieta, ecco alcune strategie alimentari concrete e salutari:
Integrare le fonti proteiche vegetali: La soluzione migliore per incrementare l’assunzione di proteine senza ricorrere a integratori è di arricchire la dieta con alimenti vegetali ricchi di questo nutriente.
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Legumi: Soia, fagioli (verdi, cannellini, borlotti), lenticchie sono un’ottima fonte di proteine complete, ovvero contenenti tutti gli aminoacidi essenziali. Possono essere consumati in svariate preparazioni, dalle zuppe ai contorni, dai risotti alle insalate. Ricordate di lessarli bene, per evitare fastidi digestivi.
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Semi oleosi: Noci, mandorle, semi di chia e di zucca sono un concentrato di proteine, fibre e grassi sani. Un’ottima idea è incorporarli in yogurt, cereali o come snack. È importante però moderare le quantità per evitare un eccesso calorico.
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Pseudocereali: Quinoa, amaranto, e altri pseudocereali come il grano saraceno, sono ricchi di proteine e di nutrienti essenziali. Possono sostituire il riso o il grano in diverse ricette, apportando un valore nutrizionale aggiunto.
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Ortaggi ricchi di proteine: Spinaci, broccoli, funghi sono sorprendenti fonti di proteine vegetali, oltre a vitamine e minerali. Possono essere consumati crudi, cotti o aggiunti a diverse preparazioni culinarie.
Importanza della varietà: Per un’alimentazione completa ed equilibrata, è fondamentale variare le fonti proteiche vegetali. Un’alimentazione ricca di proteine non deve trascurare frutta e verdura in generale.
Integrazione e considerazioni: Mentre l’approccio basato sugli alimenti è la soluzione ideale, in alcuni casi, un professionista sanitario potrebbe consigliare l’integrazione di proteine, sia di origine vegetale che animale. È sempre fondamentale seguire le indicazioni del medico.
Consigli pratici:
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Pianificare i pasti: Creare un piano settimanale di pasti con l’obiettivo di includere le fonti proteiche vegetali elencate in diverse preparazioni.
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Incorporare i legumi nelle zuppe, nei minestroni e nei risotti: Questa è una modalità semplice e gustosa per aumentare l’apporto proteico senza dover cambiare radicalmente il proprio stile alimentare.
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Utilizzare semi oleosi come snack salutari: Un pugno di mandorle o noci può essere un’alternativa sana ad altri snack più meno nutrienti.
Ricordiamo che un’alimentazione ricca e varia è la chiave per un’ottima salute. Se si sospetta una carenza di proteine, consultare sempre un professionista sanitario per una diagnosi accurata e un piano alimentare personalizzato.
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