Cosa succede se mangio carboidrati la sera?

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Consumare carboidrati a cena non è dannoso; anzi, favorisce il rilascio di triptofano, precursore della serotonina (ormone del buonumore) e della melatonina (ormone del sonno), migliorando il riposo notturno. Un apporto serale di carboidrati, quindi, può essere benefico.
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Carboidrati a cena: un alleato per il sonno, un mito da sfatare

La credenza popolare dipinge i carboidrati serali come i principali nemici di una silhouette snella e di un sonno ristoratore. Ma questa convinzione, spesso radicata in diete drastiche e prive di fondamento scientifico, necessita di una revisione critica. In realtà, consumare carboidrati a cena, se scelto con attenzione e inserito in un contesto alimentare equilibrato, può rivelarsi addirittura benefico, soprattutto per la qualità del riposo.

Il segreto risiede nel ruolo chiave che alcuni carboidrati svolgono nella produzione di specifici neurotrasmettitori. Infatti, i carboidrati a basso indice glicemico, come quelli contenuti in cereali integrali, legumi o patate lessate, favoriscono un rilascio lento e costante di glucosio nel sangue. Questo flusso graduale di zuccheri permette un adeguato apporto di triptofano al cervello. Il triptofano è un aminoacido essenziale, precursore sia della serotonina, nota come “ormone del buonumore”, sia della melatonina, l’ormone fondamentale per la regolazione del ciclo sonno-veglia.

Un adeguato livello di serotonina contribuisce a un senso di rilassamento e benessere, preparando il corpo al riposo. La melatonina, invece, regola il ritmo circadiano, facilitando l’addormentamento e migliorando la qualità del sonno. Pertanto, un apporto serale di carboidrati di qualità può contribuire a un sonno più profondo e ristoratore, contraddicendo l’idea che essi siano automaticamente responsabili di insonnia o aumento di peso.

È fondamentale, però, precisare che non tutti i carboidrati sono uguali. Carboidrati raffinati, come quelli contenuti in dolci, pane bianco o bevande zuccherate, causano un picco glicemico rapido e successivo crollo, potenzialmente interferendo con il sonno e promuovendo l’accumulo di grasso. Optare invece per carboidrati complessi, ricchi di fibre e nutrienti, è la chiave per ottenere i benefici descritti.

In conclusione, l’assunzione di carboidrati a cena non è di per sé dannosa. Al contrario, un’alimentazione consapevole che include carboidrati complessi a basso indice glicemico, associata a un regime alimentare bilanciato e ad uno stile di vita sano, può contribuire a migliorare la qualità del sonno e del benessere generale. È quindi importante sfatare il mito dei carboidrati serali come “nemici” e considerare il loro ruolo, se correttamente integrati nella dieta, come potenziali alleati per un sonno riposante e una migliore qualità della vita. Prima di apportare cambiamenti radicali alla propria dieta, è sempre consigliabile consultare un nutrizionista o un dietologo per una valutazione personalizzata.