Qual è la sensazione di dover defecare ma non riuscire?

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Il tenesmo è una sensazione dolorosa e continua di urgenza di defecare o urinare, anche in assenza di materiale da espellere. È causato da spasmi dello sfintere anale o vescicale, generando una frustrante sensazione di incompleto svuotamento, nonostante leffettiva assenza di feci o urina.

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L’incendio inespresso: vivere con il tenesmo

La vita scorre, frenetica e inesorabile, ma a volte si interrompe bruscamente, bloccata da una sensazione fisica che trascende il semplice disagio, trasformandosi in un’esperienza angosciante e invalidante: il tenesmo. Non è semplicemente la necessità di andare in bagno, quel richiamo fisiologico che tutti conosciamo. È qualcosa di più profondo, più opprimente, un’insistente e dolorosa urgenza di defecare (o urinare) che persiste anche dopo aver tentato, invano, di svuotare l’intestino o la vescica.

Immaginate un fuoco che brucia all’interno, un’irrefrenabile necessità che non trova sfogo. Questa è la cruda realtà del tenesmo. Una morsa costante, un’irritazione che si diffonde dal basso ventre, irradiandosi verso la zona pelvica e, spesso, accompagnata da dolori intensi e spasmi muscolari. Il corpo grida, reclamando un sollievo che si rivela irraggiungibile. La frustrazione cresce con ogni tentativo fallito, alimentando un senso di impotenza e crescente disagio psicologico.

Le cause del tenesmo sono molteplici, variando da infezioni intestinali e infiammazioni come la proctite o la rettocolite ulcerosa, a tumori del retto e del colon, fino a problemi più complessi come la stitichezza cronica o le fistole anali. La sensazione di incompletezza, quel persistente “qualcosa di rimasto dentro”, è generata dagli spasmi muscolari involontari che interessano lo sfintere anale (nel caso del tenesmo rettale) o vescicale (tenesmo vescicale). Il corpo, in sostanza, si percepisce come “pieno”, anche se vuoto.

La vita quotidiana si trasforma in una lotta contro questo nemico invisibile. L’ansia e la preoccupazione diventano compagni inseparabili, condizionando ogni attività, dalla concentrazione sul lavoro alle relazioni sociali. Il dolore e il disagio fisico impediscono di godere di momenti semplici, come una passeggiata o un pasto sereno. La persona colpita dal tenesmo si ritrova intrappolata in un circolo vizioso di frustrazione, dolore e angoscia.

È fondamentale, quindi, che chiunque sperimenti sintomi simili si rivolga immediatamente a un medico. Una diagnosi tempestiva è cruciale per individuare la causa sottostante e intraprendere il trattamento più appropriato, che può spaziare da terapie farmacologiche a interventi chirurgici, a seconda della gravità e dell’origine del problema. Il tenesmo non è solo un disagio fisico, è una condizione che può avere un impatto devastante sulla qualità della vita. Riconoscere il problema e chiedere aiuto è il primo passo per spegnere “l’incendio inespresso” e ritrovare la serenità perduta.