Quale antinfiammatorio non fa male allo stomaco?
Tra i FANS, ibuprofene, ketoprofene e naprossene risultano generalmente meno aggressivi per la mucosa gastrica rispetto allaspirina. Tuttavia, studi comparativi diretti tra questi farmaci sono limitati.
Antinfiammatori e stomaco: un delicato equilibrio
Il dolore infiammatorio, spesso accompagnato da febbre e gonfiore, è un disturbo comune che spinge molti a ricorrere agli antinfiammatori non steroidei (FANS). Questi farmaci, estremamente efficaci nel contrastare l’infiammazione, presentano però un’ombra: la potenziale aggressività sulla mucosa gastrica. La domanda, quindi, sorge spontanea: esiste un antinfiammatorio che non danneggi lo stomaco? La risposta, purtroppo, non è semplice e priva di sfumature.
Tra i FANS più comunemente utilizzati, ibuprofene, ketoprofene e naprossene si distinguono per una generalmente minore aggressività sulla mucosa gastrica rispetto all’aspirina (acido acetilsalicilico). Questa minore aggressività, però, è un’affermazione che necessita di importanti precisazioni. Innanzitutto, la “minore aggressività” non significa assenza di effetti collaterali. Anche questi tre farmaci, sebbene in misura potenzialmente inferiore rispetto all’aspirina, possono causare gastriti, ulcere e, nei casi più gravi, emorragie gastrointestinali. La variabilità della risposta individuale, inoltre, gioca un ruolo cruciale. Ciò che è ben tollerato da un paziente può provocare disturbi significativi in un altro.
La letteratura scientifica, purtroppo, presenta un limite significativo: la scarsità di studi comparativi diretti ed ampi che permettano di stabilire con assoluta certezza quale tra ibuprofene, ketoprofene e naprossene sia il meno dannoso per lo stomaco. Le ricerche disponibili spesso si concentrano su singoli farmaci o confrontano un FANS con l’aspirina, lasciando un vuoto di informazioni riguardo a un confronto diretto tra ibuprofene, ketoprofene e naprossene. Questo dato di fatto rende difficile fornire una risposta categorica alla domanda iniziale.
La scelta del FANS più adatto alle proprie esigenze deve quindi essere fatta in concerto con il medico. Quest’ultimo, considerando la storia clinica del paziente, la presenza di fattori di rischio (come l’età avanzata, la presenza di ulcere preesistenti o l’assunzione di altri farmaci) e la gravità del dolore infiammatorio, potrà indicare il farmaco più appropriato e la posologia più sicura. In alcuni casi, potrebbe essere opportuno associare al FANS una terapia protettiva per la mucosa gastrica, come ad esempio un inibitore di pompa protonica (IPP).
In conclusione, non esiste un antinfiammatorio che garantisca l’assenza di effetti collaterali a livello gastrico. La scelta consapevole, guidata da un professionista sanitario, e l’attenzione ai segnali del proprio corpo rimangono gli strumenti fondamentali per un utilizzo sicuro e responsabile di questi farmaci. Automedicarsi è sempre sconsigliato, soprattutto in presenza di problemi di stomaco preesistenti.
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