Quali sono le indicazioni obbligatorie sulle etichette?
Le etichette degli alimenti devono riportare obbligatoriamente:
- Denominazione del prodotto
- Elenco degli ingredienti (con quantità)
- Presenza di allergeni o intolleranze
La trasparenza a tavola: un’analisi delle indicazioni obbligatorie sulle etichette alimentari
La crescente consapevolezza del consumatore nei confronti della qualità e della sicurezza alimentare ha portato a una maggiore attenzione verso le informazioni riportate sulle etichette dei prodotti. Non si tratta più solo di un semplice elenco di ingredienti, ma di un vero e proprio strumento di trasparenza che permette al consumatore di effettuare scelte consapevoli e informate. Ma quali sono le indicazioni obbligatoriamente presenti sulle etichette alimentari? La normativa europea, recepita a livello nazionale, impone una serie di indicazioni fondamentali, la cui assenza costituisce una violazione delle norme e può comportare sanzioni.
La prima, e forse la più intuitiva, è la denominazione di vendita. Questa deve essere chiara, precisa e inequivocabile, lasciando al consumatore nessun dubbio sulla natura del prodotto. Non si tratta solo del nome generico (es. “pane”), ma di una descrizione accurata che specifichi, ad esempio, il tipo di pane (pane integrale, pane ai cereali, pane francese ecc.). Ambiguità o descrizioni fuorvianti sono vietate.
Fondamentale, poi, è l’elenco degli ingredienti. Quest’ultimo deve essere riportato in ordine decrescente di peso, indicando la quantità di ciascun ingrediente o categoria di ingredienti. Questa sequenza permette al consumatore di comprendere immediatamente quali sono gli elementi predominanti nel prodotto e di valutare l’effettivo contenuto. L’indicazione precisa delle quantità, inoltre, contribuisce a una maggiore trasparenza e permette di confrontare facilmente prodotti simili. L’elenco non deve limitarsi a nomi generici, ma deve indicare ingredienti specifici, evitando termini vaghi o poco informativi.
Infine, un elemento di cruciale importanza, soprattutto per chi soffre di allergie o intolleranze, è la dichiarazione della presenza di allergeni. La normativa europea impone l’evidenziazione obbligatoria di 14 allergeni principali e dei loro derivati, con un carattere ben visibile, solitamente in grassetto o con un altro tipo di evidenziazione grafica. Questa chiara indicazione protegge la salute dei consumatori, permettendo loro di evitare alimenti potenzialmente dannosi. La presenza di allergeni deve essere segnalata anche in caso di contaminazione accidentale durante il processo di produzione, se tale contaminazione è significativa.
Oltre a queste indicazioni obbligatorie, molte altre informazioni possono essere riportate volontariamente sulle etichette, come ad esempio la data di scadenza, le modalità di conservazione, il luogo di origine, le informazioni nutrizionali (valori energetici, grassi, zuccheri, ecc.). Tuttavia, le tre citate – denominazione di vendita, elenco ingredienti e presenza di allergeni – rappresentano il nucleo fondamentale della trasparenza alimentare, garantendo al consumatore il diritto a un’informazione chiara, completa e veritiera. La verifica di queste informazioni prima dell’acquisto è un atto di consapevolezza che contribuisce a tutelare la nostra salute e a supportare una produzione alimentare responsabile.
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