Quando un anziano non deglutisce più?

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La difficoltà a deglutire, o disfagia, è più comune tra gli anziani, ma può presentarsi a qualsiasi età, talvolta con dolore. Se occasionale e legata a fattori come la masticazione, non rappresenta una seria preoccupazione. Casi persistenti richiedono invece una valutazione medica.

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Quando la Deglutizione Diventa un Problema: La Disfagia nell’Anziano e Oltre

La vita si snoda attraverso una serie di gesti quotidiani che spesso diamo per scontati. Uno di questi, fondamentale per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere, è la deglutizione. Immaginiamo per un istante l’impossibilità di bere un bicchiere d’acqua, assaporare un boccone di cibo, o addirittura ingoiare la nostra stessa saliva. Questa è la realtà per chi soffre di disfagia, una condizione che compromette la capacità di deglutire correttamente.

Mentre la disfagia può manifestarsi a qualsiasi età, è un problema particolarmente diffuso tra gli anziani. Il processo di invecchiamento porta con sé una serie di cambiamenti fisiologici che possono influenzare la muscolatura e la coordinazione necessarie per una deglutizione efficiente. Perdita di forza muscolare, alterazioni neurologiche, patologie preesistenti come l’ictus o il Parkinson, l’uso di alcuni farmaci e persino una semplice diminuzione della salivazione possono contribuire all’insorgenza della disfagia nella terza età.

Quando Preoccuparsi?

Non ogni difficoltà a deglutire deve destare immediata preoccupazione. Un episodio occasionale, magari dovuto a un boccone troppo grande o a una masticazione insufficiente, è generalmente un evento isolato e transitorio. Tuttavia, è importante prestare attenzione ai segnali che indicano un problema persistente.

I segnali d’allarme:

  • Tosse frequente o senso di soffocamento durante o dopo aver mangiato o bevuto: Questo suggerisce che il cibo o i liquidi stanno finendo nelle vie aeree anziché nell’esofago.
  • Voce rauca o gorgogliante dopo la deglutizione: Indica la presenza di residui di cibo o liquidi nella laringe.
  • Difficoltà a iniziare la deglutizione: La persona fatica a spingere il cibo o il liquido dalla bocca all’esofago.
  • Sensazione di cibo bloccato in gola o nel petto: Questa sensazione può essere estremamente fastidiosa e spaventosa.
  • Rigurgito di cibo non digerito: Il cibo risale dalla gola o dall’esofago dopo essere stato ingerito.
  • Perdita di peso involontaria: La difficoltà a deglutire porta a una riduzione dell’apporto calorico.
  • Polmoniti ricorrenti: L’aspirazione silente di piccole quantità di cibo o liquidi nelle vie aeree può portare a infezioni polmonari.
  • Aumento della produzione di saliva o scialorrea: Il corpo produce più saliva nel tentativo di aiutare la deglutizione o di compensare la difficoltà.
  • Alterazioni del gusto: La disfagia può influenzare la capacità di percepire i sapori.

La Valutazione Medica: Un Passo Fondamentale

Se si riscontrano uno o più di questi segnali in modo persistente, è fondamentale consultare un medico. La diagnosi di disfagia richiede una valutazione approfondita che può includere:

  • Anamnesi: Il medico raccoglierà informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, sulle sue abitudini alimentari e sui sintomi specifici.
  • Esame obiettivo: Verrà valutata la forza e la coordinazione dei muscoli coinvolti nella deglutizione.
  • Test di deglutizione: Questi test valutano la capacità del paziente di deglutire diverse consistenze di cibo e liquidi.
  • Valutazione fibroscopica endoscopica della deglutizione (FEES): Un endoscopio flessibile viene inserito nel naso per visualizzare la laringe e la faringe durante la deglutizione.
  • Studio videofluoroscopico della deglutizione (VFSS): Utilizza i raggi X per visualizzare il processo di deglutizione in tempo reale.

Oltre l’Età: Disfagia non solo Geriatrica

È importante sottolineare che la disfagia non è una prerogativa esclusiva degli anziani. Anche i bambini, gli adolescenti e gli adulti più giovani possono sviluppare problemi di deglutizione a causa di una varietà di condizioni, tra cui:

  • Malformazioni congenite: Alcune malformazioni presenti fin dalla nascita possono influenzare la capacità di deglutire.
  • Paralisi cerebrale infantile: Questa condizione può causare problemi di coordinazione muscolare che influenzano la deglutizione.
  • Traumi cranici: Lesioni alla testa possono danneggiare i nervi che controllano i muscoli della deglutizione.
  • Tumori della testa e del collo: I tumori in queste aree possono interferire con il processo di deglutizione.
  • Malattie neuromuscolari: Malattie come la sclerosi multipla e la distrofia muscolare possono compromettere la funzione dei muscoli coinvolti nella deglutizione.
  • Interventi chirurgici: Alcuni interventi chirurgici alla testa, al collo o all’esofago possono causare disfagia.

Gestione e Trattamento

Una volta diagnosticata la disfagia, il trattamento varia a seconda della causa sottostante e della gravità della condizione. Le opzioni terapeutiche possono includere:

  • Terapia logopedica: Un logopedista può insegnare esercizi specifici per rafforzare i muscoli della deglutizione e migliorare la coordinazione.
  • Modifiche della dieta: La consistenza degli alimenti e dei liquidi può essere modificata per rendere più facile la deglutizione. Ad esempio, si possono preferire cibi morbidi, purea o liquidi addensati.
  • Tecniche di compensazione: Queste tecniche aiutano il paziente a controllare meglio il cibo e il liquido in bocca e a proteggere le vie aeree durante la deglutizione.
  • Farmaci: In alcuni casi, i farmaci possono essere utilizzati per trattare la causa sottostante della disfagia o per alleviare i sintomi.
  • Intervento chirurgico: In rari casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere un problema strutturale che sta causando la disfagia.
  • Alimentazione tramite sondino: Se la disfagia è grave e impedisce al paziente di assumere cibo e liquidi per via orale, può essere necessario un sondino nasogastrico o gastrostomico per fornire l’alimentazione.

In conclusione, la disfagia è un problema complesso che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. La consapevolezza dei segnali d’allarme, una diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono essenziali per aiutare le persone di tutte le età a superare le difficoltà di deglutizione e a continuare a godere dei piaceri del cibo e della convivialità. Non sottovalutiamo mai il potere di un gesto apparentemente semplice come deglutire: è la chiave per una vita sana e appagante.