Quanto tempo ci mette un lassativo per fare effetto?

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I lassativi agiscono solitamente entro 6-12 ore, comportandosi come purganti. Luso prolungato è sconsigliato; si raccomanda un impiego limitato nel tempo (massimo 10 giorni) e alle dosi minime efficaci.

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L’effetto dei lassativi: tempi di azione e rischi dell’uso prolungato

La stitichezza, un disturbo intestinale comune, spinge molte persone a ricorrere ai lassativi per alleviare il fastidioso senso di gonfiore e difficoltà evacuativa. Ma quanto tempo occorre aspettare per vedere l’effetto di questi farmaci? E, soprattutto, quali sono i rischi connessi a un uso prolungato?

La risposta alla prima domanda non è univoca, variando a seconda del tipo di lassativo utilizzato e delle caratteristiche individuali del paziente. In linea generale, la maggior parte dei lassativi, agendo come purganti, inizia a produrre effetti tra le 6 e le 12 ore dall’assunzione. Questa finestra temporale, tuttavia, rappresenta una media e potrebbe subire delle variazioni. Alcuni lassativi a base di fibre, ad esempio, richiedono un tempo maggiore per idratare le feci e facilitare il transito intestinale, potendo impiegare anche 24-48 ore per mostrare la loro efficacia. Al contrario, altri lassativi, come quelli a base di sali, possono agire più rapidamente, anche entro poche ore.

È fondamentale comprendere che la rapidità d’azione non deve essere confusa con l’efficacia del trattamento. Un’azione troppo veloce potrebbe indicare un’eccessiva aggressività del farmaco sull’intestino, con potenziali effetti collaterali spiacevoli come crampi, diarrea intensa e disidratazione. Un’azione troppo lenta, invece, potrebbe suggerire la necessità di rivalutare la posologia o il tipo di lassativo utilizzato, possibilmente consultando un medico o un farmacista.

L’aspetto cruciale da sottolineare è che l’uso prolungato dei lassativi è fortemente sconsigliato. L’organismo, infatti, può abituarsi all’effetto del farmaco, richiedendo dosi sempre più elevate per ottenere lo stesso risultato. Questo fenomeno, noto come dipendenza da lassativi, può portare a seri problemi di salute, tra cui squilibri elettrolitici, disidratazione cronica e danni alla flora batterica intestinale. Inoltre, l’utilizzo continuativo di lassativi può mascherare patologie sottostanti che necessitano di un trattamento specifico.

Per questo motivo, si raccomanda vivamente un impiego limitato nel tempo, non superiore ai 10 giorni, e alle dosi minime efficaci. Prima di assumere qualsiasi lassativo, è sempre opportuno consultare un medico o un farmacista, per valutare la propria situazione clinica e individuare la terapia più appropriata. Spesso, la stitichezza può essere gestita efficacemente con modifiche dello stile di vita, come un’alimentazione ricca di fibre, un’adeguata idratazione e un’attività fisica regolare. Solo in caso di insuccesso di queste strategie, si dovrebbe prendere in considerazione l’uso dei lassativi, sempre sotto controllo medico. Ricordarsi che l’automedicazione, soprattutto in questo ambito, può rivelarsi pericolosa e controproducente.