Quanto tempo ho per denunciare minacce?
Larticolo 124 del codice penale non definisce un termine per la denuncia di minacce. La querela per reati come le minacce (art. 120 c.p.) deve essere presentata entro tre mesi dalla conoscenza del fatto, a meno di diverse disposizioni legislative. Il termine riguarda la querela, non la denuncia.
Denuncia o querela per minacce: chiarimenti sui tempi e le differenze
Spesso, di fronte a situazioni intimidatorie, ci si chiede quanto tempo si abbia a disposizione per rivolgersi alle autorità. La confusione nasce soprattutto dalla differenza tra denuncia e querela, termini spesso usati impropriamente come sinonimi, ma con importanti implicazioni pratiche, soprattutto in termini di tempistiche. Prendiamo ad esempio il caso delle minacce, disciplinate dall’articolo 612 del codice penale (e non l’art. 120 come erroneamente riportato altrove).
L’articolo 124 del codice penale, che regola i termini di presentazione della querela, non stabilisce una scadenza specifica per le minacce. Questo significa che la presentazione della querela per minacce è soggetta al termine generale di tre mesi dal momento in cui la persona offesa ha avuto conoscenza del fatto che costituisce reato. È fondamentale sottolineare che questo termine di tre mesi riguarda la querela, atto con cui la vittima manifesta espressamente la volontà di procedere penalmente nei confronti dell’autore del reato. Senza la querela, presentata entro i termini previsti, il reato si estingue e non si può procedere penalmente.
Diverso è il discorso per la denuncia. La denuncia è un atto con cui qualsiasi cittadino porta a conoscenza dell’autorità giudiziaria (Polizia, Carabinieri, Procura) un fatto che potrebbe costituire reato. A differenza della querela, la denuncia può essere presentata da chiunque e non è soggetta ad alcun termine. Pertanto, anche se sono trascorsi i tre mesi per la presentazione della querela, è sempre possibile presentare una denuncia per minacce.
È importante però comprendere le conseguenze di queste due diverse strade. Mentre la querela mette in moto l’azione penale, la denuncia di per sé non la innesca automaticamente per i reati procedibili a querela, come le minacce semplici (art. 612 c.p.). L’autorità giudiziaria, ricevuta la denuncia, valuterà se il fatto riportato integra gli estremi di un reato procedibile d’ufficio o se, trattandosi di reato procedibile a querela, la vittima intenda effettivamente presentare querela. Nel caso delle minacce aggravate (art. 612 c.p. con le aggravanti previste), invece, si procede d’ufficio e la denuncia darà avvio all’azione penale senza necessità di querela.
In conclusione, mentre la querela per minacce ha un termine di tre mesi, la denuncia può essere presentata in qualsiasi momento. È consigliabile, in caso di minacce, rivolgersi tempestivamente alle forze dell’ordine per valutare la situazione specifica e decidere la strategia più opportuna, anche al fine di tutelare la propria incolumità.
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