Quanto tempo si possono tenere le feci nel contenitore?

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Conservare le feci in frigorifero al massimo per 48 ore. A temperatura ambiente, il campione deve essere consegnato entro unora. Consegna in laboratorio entro le 10:00.

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Il delicato orologio biologico delle feci: tempi e modalità di conservazione per un’analisi accurata

L’analisi delle feci rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale in ambito medico, capace di fornire preziose informazioni sullo stato di salute dell’apparato digerente e non solo. Ma la corretta conservazione del campione è altrettanto cruciale per garantire l’affidabilità dei risultati. Un ritardo nella consegna o una conservazione inadeguata possono infatti compromettere l’integrità del campione, rendendo l’esame inaffidabile e potenzialmente alterando la diagnosi.

La stabilità del campione fecale è fortemente influenzata dalla temperatura e dal tempo trascorso dalla sua emissione. Infatti, la flora batterica presente nelle feci è estremamente dinamica e soggetta a rapide modificazioni. Questi cambiamenti possono alterare la composizione del campione, influenzando la ricerca di eventuali patogeni, parassiti o marcatori biologici di interesse clinico.

Per ottenere risultati accurati, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni fornite dal medico o dal laboratorio. In linea generale, si possono distinguere due principali scenari di conservazione:

Conservazione in frigorifero: se non è possibile consegnare il campione al laboratorio entro un’ora dalla sua emissione, la conservazione in frigorifero rappresenta la soluzione ottimale. Tuttavia, è essenziale ricordare che anche in queste condizioni, la stabilità del campione è limitata. Si raccomanda di conservare le feci in frigorifero per un massimo di 48 ore. Dopo questo lasso di tempo, la probabilità di alterazioni significative del campione aumenta notevolmente, compromettendo la validità dell’analisi. È importante utilizzare un contenitore pulito e sterile, preferibilmente quello fornito dal laboratorio stesso, per evitare contaminazioni esterne.

Conservazione a temperatura ambiente: questa modalità è fortemente sconsigliata, a meno che non si preveda la consegna al laboratorio entro un’ora dall’emissione del campione. L’esposizione alla temperatura ambiente accelera i processi di degradazione batterica, rendendo il campione inutilizzabile in tempi molto brevi.

Tempi di consegna: indipendentemente dalla modalità di conservazione scelta, la tempestività nella consegna del campione al laboratorio è fondamentale. Per ottimizzare l’accuratezza dell’analisi, è consigliabile attenersi alle indicazioni specifiche fornite dal laboratorio, che potrebbero prevedere un orario limite per la consegna (es. entro le ore 10:00). Questo garantisce che il campione venga processato prima che si verifichino alterazioni significative.

In conclusione, la corretta conservazione delle feci è un aspetto fondamentale per la validità dell’esame. Rispettare i tempi e le modalità di conservazione indicate, garantendo una consegna tempestiva al laboratorio, è essenziale per ottenere risultati accurati e affidabili, contribuendo così ad una diagnosi precisa e tempestiva. In caso di dubbi o incertezze, è sempre opportuno contattare direttamente il laboratorio di analisi per ricevere indicazioni specifiche.