Quanto tenere assorbente interno in piscina?

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Per la tua salute in piscina, cambia lassorbente interno regolarmente. Nei primi giorni del ciclo, sostituiscilo ogni 2-3 ore. Successivamente, puoi aspettare 4-8 ore tra un cambio e laltro. Questo aiuta a prevenire infezioni e la rara, ma grave, Sindrome da Shock Tossico.

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Igiene intima in piscina: quando cambiare l’assorbente interno?

L’arrivo del ciclo mestruale non dovrebbe limitare la possibilità di godersi una nuotata rinfrescante. Tuttavia, è fondamentale adottare le giuste precauzioni igieniche per prevenire possibili rischi per la salute, soprattutto in un ambiente come la piscina, dove la presenza di acqua e batteri può creare un terreno fertile per infezioni. La questione cruciale riguarda la frequenza con cui cambiare l’assorbente interno durante una sessione in piscina.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’acqua della piscina non rappresenta il pericolo principale. Il rischio maggiore deriva dall’accumulo di sangue mestruale nell’assorbente, creando un ambiente umido e caldo ideale per la proliferazione batterica. Questa condizione, prolungata nel tempo, aumenta significativamente il rischio di infezioni vaginali, anche gravi. Tra le più temute, seppur rare, si annovera la Sindrome da Shock Tossico (SST), una condizione potenzialmente letale.

Pertanto, la regola d’oro è quella di cambiare l’assorbente interno con maggiore frequenza rispetto a quanto si farebbe normalmente. Nei primi giorni del ciclo, caratterizzati da un flusso più abbondante, è consigliabile sostituire l’assorbente ogni 2-3 ore, anche se si sta trascorrendo del tempo in piscina. Questo intervallo di tempo contribuisce a mantenere un ambiente vaginale più pulito e asciutto, riducendo il rischio di infezioni.

Nei giorni successivi, quando il flusso è meno intenso, si può aumentare l’intervallo tra un cambio e l’altro, ma è comunque prudente non superare le 4-8 ore. È fondamentale valutare il proprio flusso individuale e adattare la frequenza dei cambi di conseguenza. Se si avverte alcun disagio, come bruciore, prurito o cattivo odore, è necessario uscire dall’acqua e cambiare immediatamente l’assorbente, contattando eventualmente un medico se i sintomi persistono.

Inoltre, è importante scegliere assorbenti interni di buona qualità, preferibilmente quelli con un buon assorbimento e realizzati con materiali traspiranti. Dopo la nuotata, è consigliabile una accurata pulizia intima con acqua e un detergente delicato, evitando saponi aggressivi che potrebbero alterare l’equilibrio della flora batterica vaginale.

In conclusione, godersi una giornata in piscina durante il ciclo mestruale è possibile, ma richiede attenzione e consapevolezza. La regolare sostituzione dell’assorbente interno, adeguata alla propria situazione individuale, è la chiave per prevenire spiacevoli inconvenienti e tutelare la propria salute. Ricorda: la prevenzione è sempre la migliore cura.