Perché si dice brasato?

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Il termine brasato affonda le sue radici nel dialetto piemontese brasi (braci). Anticamente, la carne veniva cotta lentamente in una casseruola posta direttamente sulle braci ardenti. Diversamente, stufato evoca limmagine della stufa, un tempo adoperata per riscaldare gli ambienti ma anche per cuocere lentamente gli alimenti.

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L’origine del termine “Brasato”: un viaggio tra dialetti e tradizioni culinarie

Il termine culinario “brasato” deriva dal dialetto piemontese “brasi”, che significa “braci”. Questo termine riflette l’antica tecnica di cottura utilizzata per preparare questo piatto, che consisteva nel cuocere lentamente la carne in una casseruola posizionata direttamente sulle braci ardenti.

La cottura sulle braci permetteva di ottenere una carne tenera e succosa, poiché il calore intenso delle braci penetrava nella carne cuocendola in modo uniforme. Questa tecnica di cottura era particolarmente adatta per tagli di carne più duri, che richiedevano una cottura lenta e prolungata per essere ammorbiditi.

Nel corso del tempo, il termine “brasato” si è diffuso in altre regioni d’Italia e ha assunto un significato più ampio. Oggi, il brasato indica generalmente un piatto di carne stufato cotto a fuoco lento in un liquido, solitamente composto da vino, brodo o salsa di pomodoro.

La cottura in umido è un metodo di cottura simile alla brasatura, ma presenta alcune differenze. La cottura in umido prevede la cottura della carne in un liquido che la ricopre completamente, mentre la brasatura implica che la carne sia solo parzialmente coperta dal liquido. Inoltre, la cottura in umido di solito viene effettuata in un recipiente chiuso, come una pentola a pressione o una casseruola con coperchio, mentre la brasatura può essere effettuata anche in un recipiente aperto.

In conclusione, il termine “brasato” ha origini antiche nel dialetto piemontese e riflette la tradizionale tecnica di cottura della carne sulle braci ardenti. Oggi, il brasato è un piatto versatile che può essere preparato utilizzando vari tagli di carne e liquidi di cottura, e continua a essere un caposaldo della cucina italiana.