Che colore ha aprile?

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Un pallido rosa adorna il calendario ad aprile, seguito da un intenso viola di maggio. Febbraio, invece, si presenta in un grigio invernale, mentre marzo sboccia in un delicato verde chiaro.

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Il Calendario dei Colori: Un’Aprile Pallido Rosa

Aprile. Un mese sospeso tra il rigore invernale ormai in dissolvenza e l’esplosione gioiosa della primavera. Ma se dovessimo attribuire ad aprile un colore, quale sarebbe? Non un colore uniforme, s’intende, ma una sfumatura che ne catturi l’essenza cangiante, la sua natura di passaggio. E la risposta, suggerita da un’antica leggenda del calendario, è un pallido rosa.

Un pallido rosa, quasi un sussurro di colore, che si libra tra il grigio cupo di febbraio e il verde tenero di marzo, anticipando il vibrante viola di maggio. Febbraio, con la sua persistente austerità invernale, si presenta avvolto in un grigio quasi monocromatico, un grigio che parla di gelo e di silenzio, di attesa prima del risveglio. Marzo, invece, timido ma deciso, spunta con un verde pallido, delicato come i primi germogli che spuntano dalla terra ancora fredda. Un verde che promette, che annuncia la rinascita, ma che ancora porta con sé la prudenza della stagione appena trascorsa.

Ed ecco allora aprile, con il suo pallido rosa. Non un rosa acceso, sfacciato, ma un rosa tenue, quasi impalpabile, come la prima luce dell’alba primaverile. È il rosa dei primi petali di ciliegio, ancora chiusi a bocciolo, che lasciano intravedere appena il loro cuore delicato. È il rosa delle nuvole al tramonto, sfumate di un’aura di serenità e di promessa. È un rosa che evoca la fragilità e la dolcezza di un momento di transizione, di un’attesa gioiosa che prelude all’esplosione di vita di maggio.

Questo pallido rosa di aprile, quindi, non è solo un colore, ma una metafora. Rappresenta l’incertezza del tempo, l’alternanza di giornate soleggiate e di improvvise piogge, la delicatezza dei primi fiori che rischiano ancora il gelo notturno. È la promessa di una primavera che sboccia gradualmente, con un ritmo lento e sicuro, che non si impone ma si rivela con la grazia di un respiro appena percepibile. E come il pallido rosa di aprile, anche la primavera stessa si svela lentamente, rivelando giorno dopo giorno la sua bellezza in tutta la sua pienezza. Il viola intenso di maggio, infatti, è il culmine di questa trasformazione lenta e graduale, il risultato di un processo iniziato con il pallido rosa di un aprile delicato e sognante.