Chi ha la laurea triennale può insegnare?

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Per inviare la MAD (Messa a Disposizione) a scuole primarie e secondarie, non sono necessari i requisiti formali dei concorsi per docenti. Di conseguenza, anche chi possiede una laurea triennale può proporsi per incarichi di supplenza nelle scuole statali, aprendo la possibilità di insegnare pur senza i titoli pienamente abilitanti.

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La Laurea Triennale: Una Porta d’Accesso Inaspettata all’Insegnamento?

La cattedra, un sogno per molti, un percorso spesso arduo e costellato di concorsi, abilitazioni e titoli specifici. Ma cosa succede se non si possiede la laurea magistrale o l’abilitazione all’insegnamento? Esiste una via d’accesso, un percorso alternativo per entrare nel mondo della scuola? La risposta, sorprendentemente, è sì, grazie allo strumento della Messa a Disposizione (MAD).

La MAD, acronimo di Messa a Disposizione, rappresenta una candidatura spontanea che chiunque, in possesso di determinati requisiti minimi, può inviare alle scuole statali primarie e secondarie. Non si tratta di un concorso, né richiede il rispetto di graduatorie predefinite. È un’autocandidatura libera, un’opportunità per le scuole di far fronte alla carenza di docenti e per gli aspiranti insegnanti di guadagnare esperienza sul campo.

Ed è qui che entra in gioco la laurea triennale. Contrariamente ai concorsi pubblici, che richiedono titoli di studio superiori e abilitazioni specifiche, la MAD accoglie anche i laureati triennali. Questo significa che, pur non possedendo i titoli pienamente abilitanti per l’insegnamento, è possibile proporsi per incarichi di supplenza nelle scuole statali.

Ma quali sono le implicazioni di questa possibilità?

Da un lato, si apre una finestra di opportunità per i neolaureati triennali, che possono così entrare in contatto con il mondo della scuola, acquisire esperienza didattica, testare le proprie capacità e, in ultima analisi, orientare le proprie scelte future. Rappresenta un trampolino di lancio, un modo per capire se l’insegnamento è davvero la propria vocazione.

Dall’altro lato, è importante sottolineare che si tratta di incarichi di supplenza, quindi temporanei e soggetti alla disponibilità di posti. Inoltre, la precedenza viene data a candidati con titoli superiori e abilitazioni, relegando i laureati triennali a una posizione secondaria. Tuttavia, in situazioni di emergenza, quando le graduatorie sono esaurite, la MAD con laurea triennale può rivelarsi una risorsa preziosa per le scuole.

In sintesi, la laurea triennale non abilita all’insegnamento a tempo indeterminato, ma offre una possibilità concreta di accesso al mondo della scuola attraverso la Messa a Disposizione. È un’opportunità da cogliere, con la consapevolezza dei propri limiti e la volontà di continuare a formarsi e migliorare le proprie competenze. Non è la fine del percorso, ma un punto di partenza, un modo per mettere un piede in aula e iniziare a costruire il proprio futuro da insegnante. L’importante è agire con professionalità, impegno e passione, dimostrando che la motivazione e la dedizione possono compensare la mancanza di titoli più avanzati.