Come si dice cartone animato?

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Esistono diverse traduzioni per indicare unopera di animazione. Oltre al termine inglese cartoon, si possono usare espressioni italiane come cartone animato per riferirsi a un film o serie animata. Fumetto e striscia o strip indicano invece forme narrative illustrate, spesso pubblicate su giornali o riviste, simili ai cartoni animati ma statiche.

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Oltre il “Cartoon”: un viaggio nel mondo dell’animazione e del fumetto

“Come si dice cartone animato?” Una domanda apparentemente semplice, che apre le porte a un mondo ricco di sfumature terminologiche e artistiche. Mentre l’anglicismo “cartoon” si è ormai affermato nel linguaggio comune, l’italiano offre diverse alternative, ognuna con una sua specificità che riflette la varietà di forme espressive racchiuse sotto l’ombrello dell’animazione e del disegno.

Il termine “cartone animato” è probabilmente il più diffuso e versatile. Evoca immediatamente l’immagine di personaggi in movimento, che prendono vita sullo schermo grazie a tecniche diverse, dalla tradizionale animazione a mano alla moderna computer grafica. Si adatta perfettamente a descrivere sia film d’animazione che serie televisive, abbracciando un pubblico che va dai più piccoli agli adulti.

Tuttavia, è importante distinguere il “cartone animato” dal “fumetto” e dalla “striscia” (o “strip” in inglese). Queste ultime, pur condividendo con l’animazione l’uso del disegno e la narrazione per immagini, si differenziano per la loro natura statica. Il fumetto, che può presentarsi in diverse forme, dall’albo alla graphic novel, racconta una storia attraverso una sequenza di vignette, affidando al lettore il compito di immaginare il movimento e il fluire del tempo tra una scena e l’altra. La striscia, invece, rappresenta una forma più breve e concisa, tipicamente composta da poche vignette disposte orizzontalmente, spesso con un intento umoristico. Pensiamo alle classiche strip dei quotidiani o delle riviste, che offrono un commento ironico sull’attualità o sulla vita di tutti i giorni.

Quindi, mentre il “cartone animato” ci immerge in un mondo dinamico e in movimento, il fumetto e la striscia ci invitano a un’esperienza di lettura più attiva, stimolando la nostra immaginazione e la nostra capacità di interpretazione. L’uso corretto di questi termini non è solo una questione di precisione linguistica, ma anche un modo per riconoscere e apprezzare la ricchezza e la diversità di queste forme artistiche, che continuano ad affascinare e intrattenere generazioni di spettatori e lettori. Pertanto, la prossima volta che ci troveremo a parlare di animazione e disegno, scegliamo con cura le parole, per rendere giustizia alla complessità e alla bellezza di questo universo creativo.