Come si traduce il più che perfetto attivo?

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Il trapassato prossimo italiano corrisponde al piuccheperfetto indicativo latino attivo, che si forma unendo la radice del perfetto alle voci dellimperfetto del verbo essere.

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Il Trapassato Prossimo e il Piuccheperfetto Attivo Latino

Nella lingua italiana, il trapassato prossimo svolge una funzione simile al piuccheperfetto indicativo latino attivo. Entrambi i tempi verbali esprimono azioni avvenute nel passato e concluse prima di un altro momento passato.

Formazione del Trapassato Prossimo

Il trapassato prossimo italiano si forma unendo la radice del perfetto all’imperfetto del verbo essere, ovvero:

  • Radice del perfetto + essere (imperfetto)

Ad esempio:

  • Cantare (perfetto): cantato
  • Essere (imperfetto): ero, eri, era, eravamo, eravate, erano
  • Trapassato prossimo: avevo cantato, avevi cantato, aveva cantato, ecc.

Formazione del Piuccheperfetto Attivo Latino

Il piuccheperfetto attivo latino, invece, si forma utilizzando la radice del perfetto e il presente del verbo “sum”, ovvero:

  • Radice del perfetto + sum (presente)

Ad esempio:

  • Cantare (perfetto): cantavi
  • Sum (presente): sum, es, est, sumus, estis, sunt
  • Piuccheperfetto attivo: cantaveram, cantaveras, cantaverat, ecc.

Differenze tra Trapassato Prossimo e Piuccheperfetto Attivo Latino

Sebbene entrambi i tempi verbali esprimano azioni passate, esistono alcune differenze fondamentali tra il trapassato prossimo e il piuccheperfetto attivo latino:

  • Tempo assoluto: Il trapassato prossimo indica un’azione passata conclusa prima di un altro momento passato, senza specificare l’intervallo di tempo. Il piuccheperfetto attivo latino, invece, enfatizza la distanza temporale tra l’azione passata e il momento di riferimento.
  • Distinzione tra azioni singole e ripetute: Il trapassato prossimo è solitamente utilizzato per indicare un’azione singola passata, mentre il piuccheperfetto attivo latino può esprimere sia azioni singole che ripetute nel passato.

In sintesi, il trapassato prossimo italiano corrisponde al piuccheperfetto indicativo latino attivo nella sua funzione di esprimere azioni passate concluse prima di un altro momento passato. Tuttavia, esistono differenze nella formazione e nell’uso di questi due tempi verbali, con il piuccheperfetto attivo latino che enfatizza la distanza temporale e la distinzione tra azioni singole e ripetute.