Qual è il concorso pubblico più difficile?

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Il concorso notarile è considerato il più arduo in Italia, richiedendo una profonda competenza in materia giuridica e la capacità di redigere atti complessi in tempi ristretti.

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L’Ardua Scalata al Notariato: Perché il Concorso è il Più Difficile d’Italia?

Definire quale concorso pubblico sia il “più difficile” in Italia è un’impresa ardua, paragonabile forse solo alla sfida stessa che esso rappresenta per i candidati. Eppure, il concorso notarile si staglia con una certa preminenza, reclamando il titolo di Everest dell’accesso alla pubblica amministrazione. Non si tratta solo di un’opinione diffusa, ma di una valutazione basata su dati oggettivi, che vanno ben oltre il semplice numero di partecipanti e la percentuale di ammessi.

La difficoltà del concorso notarile non risiede tanto nell’enormità del programma, sebbene questo sia indubbiamente vasto e complesso, abbracciando l’intero panorama del diritto civile, commerciale, processuale e tributario, con incursioni nel diritto amministrativo e persino in quello internazionale. La vera sfida si cela nella profondità e nella completezza della conoscenza richiesta, un livello di dettaglio che supera di gran lunga quello richiesto in altre selezioni pubbliche. Non basta conoscere la legge, bisogna dominarla con una maestria che consenta di applicarla con precisione e rapidità in situazioni concrete e spesso complesse.

L’esame orale, poi, rappresenta l’apice di questa impervia scalata. Non si tratta di semplici domande a risposta chiusa, ma di veri e propri esercizi pratici, che richiedono di redigere atti notarili in tempi ristretti e con una precisione millimetrica. La capacità di sintesi, l’eleganza stilistica e la padronanza della terminologia giuridica sono elementi cruciali, testati con una severità che lascia poco spazio all’errore. Si valuta non solo la conoscenza del diritto, ma anche la capacità di ragionamento giuridico, l’abilità nell’analisi delle situazioni problematiche e la sicurezza nell’esposizione orale.

Inoltre, il concorso notarile si distingue per l’elevata competitività. Il numero di candidati è sempre elevato, composti da laureati in giurisprudenza tra i più brillanti e preparati, che hanno dedicato anni allo studio approfondito del diritto. Questa competizione feroce, unita all’alto tasso di bocciatura, contribuisce a innalzare il livello di difficoltà percepito.

In conclusione, il concorso notarile non è semplicemente difficile; rappresenta un vero e proprio test di resistenza intellettuale, una sfida che seleziona non solo i candidati più preparati, ma anche coloro che possiedono determinazione, tenacia e una profonda passione per la professione notarile. La sua difficoltà intrinseca, legata alla complessità della materia, alla severità della valutazione e all’elevata competitività, lo consacra come uno dei concorsi pubblici più ardui e selettivi del panorama italiano.