Qual è il miglior sistema scolastico nel mondo?

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Ledizione 2017/18 del Global Competitiveness Report del World Economic Forum premia, per il secondo anno di fila, il sistema di istruzione primaria finlandese come il migliore a livello globale, evidenziando leccellenza del suo modello educativo.

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La Finlandia e l’enigma del miglior sistema scolastico: un modello esportabile?

Il sistema scolastico finlandese continua a dominare le classifiche internazionali, confermandosi un faro nell’oceano tempestoso dell’educazione globale. Il Global Competitiveness Report del World Economic Forum, nell’edizione 2017/18, lo ha incoronato per il secondo anno consecutivo come il migliore al mondo per l’istruzione primaria, alimentando il dibattito su cosa renda questo modello così efficace e, soprattutto, se sia replicabile in altri contesti.

L’eccellenza finlandese non si basa su miracoli pedagogici, ma su un insieme di fattori interconnessi, frutto di una visione a lungo termine e di un forte investimento sociale. L’accesso universale e gratuito all’istruzione, dall’asilo all’università, rappresenta il fondamento di questo sistema. La formazione degli insegnanti, rigorosa e altamente selettiva, garantisce un corpo docente di altissima qualità, considerato una professione prestigiosa e rispettata.

A differenza di altri sistemi ossessionati dalle valutazioni standardizzate, la Finlandia privilegia un approccio olistico all’apprendimento. L’enfasi è posta sulla creatività, sul pensiero critico e sulla capacità di problem solving, piuttosto che sulla mera memorizzazione. Le classi sono meno numerose, il carico di compiti a casa è ridotto e si dedica ampio spazio al gioco e alle attività all’aperto, riconoscendo l’importanza del benessere psico-fisico dello studente.

Ma il segreto del successo finlandese risiede forse in un elemento meno tangibile: la fiducia. Fiducia negli insegnanti, ai quali viene concessa ampia autonomia nella gestione del programma didattico; fiducia nelle famiglie, che partecipano attivamente al processo educativo; e fiducia negli studenti, considerati individui con potenzialità uniche da coltivare.

Tuttavia, la domanda cruciale rimane: questo modello è esportabile? Replicarlo pedissequamente in altri contesti, con culture e tradizioni diverse, potrebbe rivelarsi un’impresa fallimentare. L’esperienza finlandese, però, offre preziose lezioni. L’importanza di investire nell’istruzione pubblica, di valorizzare la professione docente e di adottare un approccio centrato sullo studente sono principi universali che possono ispirare riforme significative in qualsiasi sistema educativo. La sfida, dunque, non sta nel copiare il modello finlandese, ma nell’adattarne i principi cardine alle proprie specificità, costruendo un sistema educativo che risponda alle esigenze del proprio contesto sociale e culturale. Solo così si potrà sperare di avvicinarsi all’eccellenza finlandese, non imitandola, ma reinterpretandola.