Quando iniziare la routine nanna?

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Introdurre una routine serale per i neonati è consigliabile dopo i due mesi, affinandola gradualmente. Dopo il quarto mese, con lo sviluppo del ritmo circadiano, si può rendere la routine più strutturata e prevedibile per il bambino.

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Il dolce sonno: quando e come introdurre la routine della nanna nei primi mesi di vita

La dolce ninna nanna, un momento tanto atteso dai genitori, ma anche un vero e proprio obiettivo da raggiungere, soprattutto nei primi mesi di vita del bambino. Quando è il momento giusto per introdurre una routine della nanna e come procedere per renderla efficace e serena? Non esiste una risposta unica, ma una guida attenta alle esigenze del piccolo, capace di distinguere tra suggerimenti generici e la realtà individuale del suo ritmo biologico.

Prima dei due mesi, il neonato è ancora immerso in un mondo di sonno irregolare, guidato principalmente dalla fame e dal bisogno di contatto. In questa fase, focalizzarsi su una routine strutturata potrebbe essere controproducente, generando ansia sia nel bambino che nei genitori. È fondamentale, invece, creare un ambiente sereno e rassicurante, rispondere prontamente ai suoi segnali di fame e disagio, e godersi il contatto pelle a pelle, un vero toccasana per il suo benessere e la sua sicurezza.

Dopo i due mesi, però, si inizia ad intravedere una certa regolarità nel ciclo sonno-veglia. È questo il momento ideale per iniziare ad introdurre gradualmente una routine serale, semplice e flessibile. Si tratta di creare una serie di azioni ripetute nello stesso ordine, che segnaleranno al piccolo l’approssimarsi dell’ora di dormire. Potrebbe trattarsi di un bagnetto caldo, un massaggio delicato, una ninna nanna cantata con dolcezza, o la lettura di un piccolo libro illustrato. L’importante è che queste azioni siano piacevoli e rilassanti, evitando stimoli eccessivi.

Intorno al quarto mese, lo sviluppo del ritmo circadiano del bambino diventa più definito. A questo punto, la routine serale può essere resa più strutturata e prevedibile. Gli orari dei pasti, del bagnetto e delle coccole prima di dormire dovrebbero iniziare ad essere più regolari, creando una sorta di “rituale” che il piccolo riconoscerà come segnale di avvicinamento al sonno. Questa prevedibilità contribuisce a sviluppare una maggiore sicurezza e ad abituare il bambino a un sonno più ristoratore.

È fondamentale, però, ricordare che ogni bambino è unico. Ciò che funziona perfettamente per un piccolo potrebbe non essere adatto ad un altro. La flessibilità è la chiave del successo. Non bisogna ossessionarsi con la rigidità degli orari, ma piuttosto concentrarsi sulla creazione di un’atmosfera tranquilla e prevedibile, adattandosi alle esigenze individuali del proprio figlio. Se un certo rituale non sembra funzionare, non esitate a modificarlo o a sperimentarne altri. L’obiettivo finale è quello di creare un momento sereno e rilassante, che prepari il bambino al sonno e, di conseguenza, anche i genitori a un riposo meritato. Ascoltare il proprio istinto e il piccolo, sarà la migliore guida in questo percorso.