Quando si usa la terza persona in inglese?
La terza persona singolare inglese richiede modifiche verbali. Verbi in -s, -sh, -ch, -o, -x aggiungono -es. Verbi in -y (preceduta da consonante) cambiano la -y in -ies. Altri verbi regolari aggiungono solo -s.
Il mistero della terza persona singolare in inglese: s, es, ies… quando e perché?
L’inglese, lingua apparentemente semplice, nasconde insidie grammaticali che possono mettere in difficoltà anche gli studenti più diligenti. Una di queste è la terza persona singolare del presente indicativo, un vero e proprio rompicapo per chi si avvicina alla lingua. A differenza dell’italiano, dove il verbo rimane invariato, l’inglese richiede modifiche specifiche in base al soggetto. Ma come districarsi tra la selva di -s, -es e -ies?
Questo articolo si propone di fare chiarezza, fornendo una guida pratica e concisa per padroneggiare la terza persona singolare senza commettere errori. Il punto cruciale è ricordare che, mentre per la maggior parte dei verbi basta aggiungere una semplice “-s” alla forma base, alcune desinenze richiedono un trattamento speciale.
La regola generale, come accennato, è l’aggiunta di “-s” alla forma base del verbo. Ad esempio: play diventa plays, walk diventa walks, read diventa reads. Semplice, no?
Tuttavia, la situazione si complica quando il verbo termina in -s, -sh, -ch, -o, o -x. In questi casi, la desinenza da aggiungere è “-es”. Pensiamo a kiss che diventa kisses, wash che diventa washes, watch che diventa watches, go che diventa goes, e fix che diventa fixes. Questa aggiunta serve a rendere la pronuncia più fluida ed evitare suoni sgradevoli.
Un’ulteriore eccezione riguarda i verbi che terminano in “-y” preceduta da una consonante. In questo caso, la “-y” si trasforma in “-ies”. Quindi, cry diventa cries, study diventa studies, try diventa tries. Immaginate la difficoltà di pronunciare cry-s o study-s!
Riassumendo, ecco uno schema riepilogativo per memorizzare le regole:
- Verbi regolari: +s (es. work -> works)
- Verbi in -s, -sh, -ch, -o, -x: +es (es. catch -> catches)
- Verbi in -y (preceduta da consonante): -y + ies (es. carry -> carries)
Infine, è importante ricordare che i verbi modali ( can, could, may, might, must, shall, should, will, would ) e il verbo be seguono regole proprie e non richiedono l’aggiunta di -s, -es o -ies alla terza persona singolare.
Padroneggiare la terza persona singolare è fondamentale per una comunicazione efficace in inglese. Con un po’ di pratica e attenzione a queste semplici regole, potrete evitare errori comuni e parlare con maggiore sicurezza e fluidità.
#English Tense#Grammar Rules#Third PersonCommento alla risposta:
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