Quanto guadagna un docente ITP?

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I docenti ITP che svolgono supplenze full-time di 18 ore settimanali nella scuola secondaria di secondo grado percepiscono uno stipendio lordo mensile di 2178,56 euro, pari a 1681,47 euro netti.
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Il precario mondo del docente ITP: uno stipendio da supplenza tra sacrifici e passione

La professione docente, spesso idealizzata come missione vocata, si scontra nella realtà con la precarietà e con le difficoltà economiche, soprattutto per chi opera con contratti a tempo determinato. Analizziamo il caso dei docenti ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici), una figura professionale fondamentale nel sistema scolastico italiano, spesso relegata ai margini di una precarietà strutturale.

Un docente ITP che ricopre una supplenza full-time di 18 ore settimanali nella scuola secondaria di secondo grado percepisce uno stipendio lordo mensile di 2178,56 euro, che si traduce in circa 1681,47 euro netti. Una cifra che, seppur apparentemente dignitosa a prima vista, deve essere contestualizzata nella complessità della realtà quotidiana di questi insegnanti.

Questi 1681,47 euro netti devono coprire tutte le spese di un adulto, comprese le imposte, l’affitto o il mutuo, le utenze, il cibo, i trasporti e le spese impreviste. Considerando il costo della vita, soprattutto nelle grandi città, questa cifra si rivela spesso insufficiente a garantire un tenore di vita adeguato, soprattutto per chi deve sostenere ulteriori spese familiari.

La precarietà del contratto a tempo determinato aggiunge un ulteriore livello di complessità. L’incertezza del futuro lavorativo, la continua ricerca di nuove supplenze e la mancanza di stabilità impediscono una pianificazione economica a lungo termine, limitando l’accesso a servizi come mutui, prestiti o investimenti. Questo senso di instabilità influisce pesantemente sul benessere psicologico e professionale dei docenti, minando la loro dedizione e la qualità del loro lavoro.

Inoltre, la retribuzione non tiene conto del lavoro extra-scolastico, spesso significativo, svolto dai docenti ITP: la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti, la partecipazione a consigli di classe e riunioni, nonché la formazione continua richiesta per l’aggiornamento professionale. Tutto questo lavoro “nascosto” non è riconosciuto economicamente, aggiungendo un ulteriore peso a un già difficile equilibrio tra vita professionale e personale.

In conclusione, lo stipendio di un docente ITP a tempo determinato, sebbene rappresenti una retribuzione base, non riflette appieno il valore del loro impegno e della loro professionalità. La lotta per la stabilizzazione del ruolo e per un adeguamento salariale che riconosca la complessità e l’importanza del loro lavoro rimane una priorità fondamentale per garantire la dignità e la qualità del sistema scolastico italiano. La sfida è quella di riconoscere non solo il valore economico, ma anche il valore sociale di una figura professionale così preziosa per la formazione delle nuove generazioni.