Che percentuale prende un organizzatore di eventi?

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La remunerazione di un organizzatore di eventi non si calcola con una percentuale fissa. In regime ordinario, i guadagni sono tassati con lIRPEF, applicata a scaglioni progressivi dal 23% al 43% in base al reddito.

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Il compenso dell’organizzatore di eventi: un’equazione a più variabili

Definire una percentuale fissa per la remunerazione di un organizzatore di eventi è un’operazione semplicistica e fuorviante. Diversamente da altre figure professionali che applicano tariffe percentuali standard (come alcuni agenti immobiliari o consulenti finanziari), il compenso di un event planner è estremamente variabile e dipende da una molteplicità di fattori, rendendo impossibile stabilire un parametro universale.

La credenza popolare che esista una percentuale standard è un’errata semplificazione. In realtà, il guadagno si struttura in modi diversi, a seconda dell’accordo stipulato con il cliente e del tipo di servizio offerto. Si può spaziare da un compenso orario a un budget fisso per l’intero evento, oppure, più frequentemente, ad una combinazione di entrambi. Alcuni organizzatori, soprattutto quelli con un portfolio clienti consolidato e un brand riconosciuto, potrebbero adottare un sistema di tariffe a scalare, in cui il compenso è legato alla complessità e al budget complessivo dell’evento.

Un fattore cruciale è l’ambito di attività: un piccolo evento privato, come un matrimonio intimo, richiederà un impegno temporale e una spesa di risorse ben diverse rispetto all’organizzazione di un grande congresso internazionale. La tipologia di servizi offerti influenza altrettanto il compenso. Un semplice supporto logistico avrà un costo inferiore rispetto ad una gestione completa dell’evento, che include la ricerca di location, la gestione dei fornitori, la pianificazione del marketing e la gestione di aspetti più complessi come la comunicazione e il coordinamento del personale.

Infine, un elemento non meno importante è il livello di esperienza e la reputazione dell’organizzatore. Un professionista con anni di esperienza, un portfolio di successo e referenze solide, potrà giustificare tariffe superiori rispetto ad un neofita. Questo aspetto, insieme alla complessità dell’evento e al tipo di servizi richiesti, determina una grande elasticità nel range di compensi.

In termini fiscali, in regime ordinario, il guadagno dell’organizzatore di eventi è soggetto all’IRPEF, con aliquote progressive che vanno dal 23% al 43% a seconda del reddito complessivo. È fondamentale ricordare che questo è un aspetto ulteriore da considerare nella definizione del budget complessivo dell’evento, ma non incide direttamente sulla percentuale di compenso concordata con il cliente. In sintesi, parlare di una percentuale standard per la remunerazione di un organizzatore di eventi è fuorviante e impreciso. La determinazione del compenso richiede un’analisi accurata delle variabili in gioco e una negoziazione trasparente tra il professionista e il cliente.