Chi sono i proprietari di Exor?
Nel 2023, il valore degli attivi netti di Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha segnato un notevole incremento di 7,3 miliardi di euro, raggiungendo i 35,5 miliardi rispetto ai 28,2 miliardi di fine 2022. Questo risultato positivo evidenzia la solida performance finanziaria del gruppo.
Exor: Un Impero in Crescita, ma Chi Tiene le Redini?
Il 2023 ha sorriso a Exor, la holding della famiglia Agnelli, che ha visto i propri attivi netti gonfiarsi di ben 7,3 miliardi di euro, raggiungendo la considerevole cifra di 35,5 miliardi. Un incremento notevole rispetto ai 28,2 miliardi di fine 2022, che testimonia la salute finanziaria del gruppo e la sua capacità di generare valore. Ma chi sono i veri artefici di questo successo? Chi controlla le leve di un impero così vasto e diversificato?
Sebbene l’immagine pubblica di Exor sia spesso legata alla figura di John Elkann, attuale presidente e amministratore delegato, la struttura proprietaria è più complessa e articolata, basata su un sistema di controllo a cascata che garantisce la stabilità e la continuità del gruppo nel tempo.
Al vertice di questa piramide societaria troviamo la Giovanni Agnelli B.V., una società olandese che detiene la maggioranza delle azioni Exor (52,01% al 31 dicembre 2023 secondo i dati ufficiali). Ed è proprio all’interno di questa entità che si concentra il potere decisionale della famiglia Agnelli.
La Giovanni Agnelli B.V. è a sua volta controllata dai discendenti di Giovanni Agnelli, fondatore della FIAT, attraverso due rami principali: quello di Umberto Agnelli, rappresentato dai figli Andrea e Anna, e quello di Gianni Agnelli, rappresentato dai figli di Margherita Agnelli de Pahlen. La ripartizione delle quote all’interno della Giovanni Agnelli B.V. riflette l’equilibrio tra questi due rami familiari, garantendo una governance condivisa.
John Elkann, figlio di Margherita Agnelli, esercita un ruolo di leadership all’interno del gruppo, ma la sua influenza si esplica attraverso la sua posizione all’interno della Giovanni Agnelli B.V. e, di conseguenza, in Exor. Non è quindi un “proprietario” nel senso stretto del termine, ma piuttosto il principale esponente della famiglia all’interno della holding.
Questo sistema di controllo a cascata, seppur complesso, permette di preservare l’unità familiare e di garantire una visione strategica di lungo periodo, fattori che hanno contribuito in modo significativo alla crescita e al successo di Exor nel corso degli anni. La performance finanziaria del 2023 ne è una chiara dimostrazione, confermando la solidità di un gruppo che, pur evolvendosi continuamente, mantiene salde le proprie radici familiari. Resta da vedere come questo intricato sistema di governance si adatterà alle sfide future, in un contesto economico globale sempre più incerto e competitivo.
#Agnelli#Azionisti#ExorCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.