Quanti sono i prodotti PAT?

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Il Ministero aggiorna annualmente lelenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) italiani, che conta circa 5000 denominazioni. LEmilia-Romagna vanta una significativa presenza, con quasi 400 prodotti riconosciuti.
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Patrimonio agroalimentare italiano: l’elenco dei PAT si arricchisce

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali aggiorna annualmente l’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Italiani (PAT), un prestigioso registro che racchiude le eccellenze gastronomiche del territorio nazionale.

Secondo le ultime stime, l’elenco dei PAT conta circa 5.000 denominazioni, a testimonianza della straordinaria ricchezza e varietà della tradizione culinaria italiana. Tra le regioni italiane, l’Emilia-Romagna vanta una presenza significativa, con quasi 400 prodotti riconosciuti.

Il riconoscimento di un prodotto come PAT avviene a seguito di un’attenta valutazione da parte di esperti del settore, che verificano la rispondenza a precisi criteri:

  • Tradizione storica: Il prodotto deve essere prodotto in modo continuativo da almeno 25 anni.
  • Modalità di produzione: Le tecniche di produzione devono essere tradizionali e tramandate da generazioni.
  • Area geografica: Il prodotto deve essere originario e caratteristico di una specifica area geografica.

L’inserimento nell’elenco dei PAT offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Tutela e valorizzazione: Il riconoscimento contribuisce a preservare e tramandare la tradizione agroalimentare italiana.
  • Promozione: I PAT vengono promossi a livello nazionale e internazionale, accrescendo la visibilità dei prodotti e dei territori di origine.
  • Sostegno economico: I produttori di PAT possono accedere a finanziamenti e agevolazioni specifiche.

La presenza di un elevato numero di PAT in Emilia-Romagna è un chiaro indicatore del profondo legame tra la regione e le sue tradizioni culinarie. Alcuni dei prodotti più conosciuti e apprezzati della regione includono il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, la Piadina Romagnola e i Tortellini.

L’aggiornamento annuale dell’elenco dei PAT non solo tiene conto delle tradizioni esistenti, ma offre anche l’opportunità di valorizzare e promuovere nuovi prodotti che contribuiscono a arricchire il patrimonio gastronomico italiano.