Quanto è costato Mbappé al Real Madrid?

0 visite

Il trasferimento di Mbappé al Real Madrid non si è concretizzato. Si vociferava di unofferta faraonica, intorno ai 500 milioni di euro, cifra record per il calcio, ma loperazione non è andata a buon fine.

Commenti 0 mi piace

L’Effimera Saga Mbappé: Quanto è Costato al Real Madrid… il Nulla

Il “secolo” calcistico, si sa, è un concetto distorto. Un attimo prima tutto è certo, il futuro segnato, le casacche personalizzate pronte ad essere sfornate. L’attimo dopo, il castello di carte crolla fragorosamente, lasciando dietro di sé polvere, voci di corridoio e un profondo senso di disillusione. Questo è, in sintesi, quello che è accaduto con la saga Kylian Mbappé-Real Madrid.

Per mesi, anni, si è parlato del trasferimento del secolo. Il giovane prodigio francese, l’erede designato al trono di Cristiano Ronaldo, destinato a indossare la maglia blanca e a riscrivere la storia del club più titolato al mondo. Le cifre ipotizzate erano vertiginose, capaci di far impallidire i pur esosi record precedenti. Si vociferava di un’offerta monstre, un investimento faraonico che avrebbe toccato la cifra astronomica di 500 milioni di euro, tra cartellino, ingaggio e bonus. Una cifra che, sulla carta, avrebbe catapultato Mbappé nell’olimpo dei calciatori più pagati di sempre, e forse, dell’intera storia dello sport.

Ma la realtà, come spesso accade, ha superato la finzione. Il trasferimento, tanto atteso e anticipato, non si è mai concretizzato. Mbappé è rimasto a Parigi, sponda PSG, alimentando ulteriormente le speculazioni e i rimpianti tra i tifosi madridisti.

Allora, quanto è costato Mbappé al Real Madrid? La risposta, per quanto possa suonare amara, è: nulla.

Tecnicamente, il club spagnolo non ha sborsato un singolo euro per il cartellino del giocatore. Nessun assegno firmato, nessun bonifico internazionale, nessuna trattativa conclusa. Il nulla cosmico, insomma.

Ma, attenzione, “nulla” non significa assenza totale di costi. Il Real Madrid ha pagato un prezzo elevato, seppur immateriale: quello dell’illusione e dell’aspettativa. Ha investito tempo, energie e risorse nella preparazione di un’offerta che, alla fine, si è rivelata vana. Ha visto sfumare, per l’ennesima volta, un sogno che sembrava a portata di mano.

Il danno d’immagine, seppur difficilmente quantificabile, è innegabile. Il Real Madrid, abituato ad essere il protagonista indiscusso del mercato, si è ritrovato nella posizione di “corteggiatore respinto”. Un ruolo inusuale, che ha minato, almeno temporaneamente, il suo prestigio e la sua autorevolezza.

E poi c’è il fattore psicologico. L’attesa spasmodica, le speranze riposte in un singolo giocatore, la delusione cocente al momento del “no”. Tutti questi elementi hanno contribuito a creare un clima di incertezza e frustrazione all’interno del club, un’atmosfera che, inevitabilmente, ha inciso sulle prestazioni della squadra.

In definitiva, la saga Mbappé ha dimostrato che nel calcio, come nella vita, le promesse possono essere ingannevoli e i sogni possono infrangersi in un istante. E che, a volte, il costo più alto non è quello monetario, ma quello emotivo. Il Real Madrid ha imparato, a sue spese, che anche il nulla può avere un prezzo. E che, a volte, quel prezzo può essere molto più caro di 500 milioni di euro.