Quanto si prende in Serie B?

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Gli stipendi nel volley professionistico italiano variano considerevolmente a seconda del campionato: si parte da circa 6.000 euro in Serie B, raggiungendo i 9.000 euro in Serie A2 e superando i 12.000 euro nella massima serie A.

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Il Volley e il Portafoglio: Quanto Guadagna un Giocatore di Serie B?

Il mondo del volley professionistico italiano, pur essendo un universo di passione, tecnica e sacrificio, si rivela economicamente stratificato. Molti sognano la gloria della Serie A, ma per raggiungerla bisogna spesso partire dal basso, dalla Serie B, un campionato che rappresenta un importante trampolino di lancio ma che, dal punto di vista retributivo, offre cifre decisamente inferiori rispetto alle leghe superiori.

Ma quanto guadagna, concretamente, un giocatore di Serie B? La risposta, come spesso accade nel mondo sportivo, non è univoca. Diversi fattori influenzano il salario di un pallavolista in questa categoria, a partire dal suo ruolo in campo. Un opposto con un curriculum di tutto rispetto e una media punti elevata potrà ambire ad un ingaggio più sostanzioso rispetto, ad esempio, ad un giovane centrale alla sua prima esperienza.

L’esperienza gioca un ruolo cruciale. Un giocatore navigato, con anni di militanza in Serie B o anche in categorie superiori, porterà con sé un bagaglio di conoscenza tattica, leadership e stabilità che il club sarà disposto a compensare. Al contrario, un giovane promettente, seppur talentuoso, dovrà dimostrare sul campo il suo valore per poter incrementare le proprie entrate.

La solidità economica della società è un altro elemento determinante. Club con sponsorizzazioni importanti e un budget ben definito saranno in grado di offrire contratti più competitivi rispetto a realtà più piccole e con risorse limitate. La provenienza geografica della squadra, inoltre, può influire. Squadre situate in zone dove il volley è particolarmente radicato e gode di un ampio seguito di pubblico potrebbero avere maggiori entrate e, di conseguenza, la possibilità di investire di più negli stipendi dei giocatori.

Nonostante queste variabili, si può tracciare un quadro generale. In media, un giocatore di Serie B può guadagnare a partire da circa 6.000 euro all’anno. Questa cifra, tuttavia, rappresenta il punto di partenza. Giocatori con un profilo di spicco, una comprovata esperienza e che militano in squadre con un buon budget possono aspirare a stipendi superiori, pur restando significativamente distanti dalle cifre percepite in Serie A2 e, soprattutto, in Serie A.

È importante sottolineare che spesso, oltre allo stipendio base, i giocatori di Serie B possono beneficiare di benefit aggiuntivi, come alloggio, pasti, rimborso spese di viaggio e, talvolta, premi legati al raggiungimento di obiettivi di squadra o individuali. Questi benefit, seppur non quantificabili in denaro liquido, contribuiscono a migliorare la qualità della vita del giocatore e ad alleggerire il suo carico finanziario.

In conclusione, la Serie B rappresenta una tappa fondamentale per la crescita professionale di molti pallavolisti. Sebbene gli stipendi non siano paragonabili a quelli dei campionati di vertice, rappresentano comunque un compenso per l’impegno, la dedizione e il sacrificio che questo sport richiede. La speranza, per molti, è che la Serie B sia solo l’inizio di un percorso verso palcoscenici più prestigiosi e, di conseguenza, retribuzioni più consistenti.