Che licenza serve per un food truck?
Per un food truck, la licenza comunale è fondamentale. Si distingue tra licenza A per postazioni fisse e licenza B per attività itineranti. La scelta dipende dal tipo di operatività prevista. Lottenimento richiede la presentazione di apposita domanda al Comune competente.
Street Food su quattro ruote: quale licenza serve per il tuo food truck?
Il sogno di molti aspiranti imprenditori del gusto è quello di lanciare un food truck, un ristorante itinerante su quattro ruote che porti prelibatezze in giro per la città. Ma prima di accendere i fornelli e partire all’avventura, è fondamentale districarsi tra i permessi necessari, a partire dalla licenza comunale, vera e propria chiave di volta per l’operatività del business.
La normativa prevede due tipologie principali di licenza, che si differenziano in base alla modalità di esercizio dell’attività: la licenza di tipo A e la licenza di tipo B. Semplificando, la licenza A è destinata ai food truck che operano in postazioni fisse, come ad esempio un’area mercatale assegnata stabilmente o un punto concordato con privati. In questo caso, il veicolo viene posizionato in un luogo preciso e vi rimane per un periodo determinato, offrendo i propri servizi in modo analogo a un esercizio commerciale tradizionale, seppur mobile.
La licenza di tipo B, invece, è pensata per l’attività itinerante vera e propria. Con questa licenza, il food truck può spostarsi liberamente all’interno del territorio comunale, sostando in diverse location secondo un calendario prestabilito o partecipando a eventi specifici. Questa flessibilità offre indubbi vantaggi in termini di visibilità e raggiungimento di un pubblico più ampio, ma richiede una gestione logistica più complessa e il rispetto di specifiche normative in materia di occupazione del suolo pubblico.
La scelta tra licenza A e licenza B dipende quindi dal modello di business che si intende adottare. Un’attività focalizzata su eventi privati o festival itineranti richiederà la licenza B, mentre la presenza stabile in un mercato rionale sarà garantita dalla licenza A. In alcuni casi, potrebbe essere necessario, o addirittura strategico, ottenere entrambe le licenze, per massimizzare le opportunità di business e coprire un’offerta più variegata.
Il procedimento per l’ottenimento della licenza prevede la presentazione di un’apposita domanda al Comune di competenza, corredata dalla documentazione necessaria, che varia a seconda del regolamento comunale specifico. Generalmente, viene richiesta la descrizione dell’attività, la planimetria del veicolo con l’indicazione delle attrezzature, i requisiti igienico-sanitari e la documentazione relativa al veicolo stesso. È fondamentale informarsi presso gli uffici comunali per conoscere i requisiti specifici e la modulistica da utilizzare.
Oltre alla licenza comunale, è importante ricordare che l’attività di food truck è soggetta anche ad altre normative, come quelle relative alla somministrazione di alimenti e bevande, al rispetto delle norme igienico-sanitarie e alla sicurezza sul lavoro. Un’adeguata conoscenza di queste normative è essenziale per operare in regola e garantire la sicurezza dei propri clienti. Pertanto, un’attenta pianificazione e una corretta informazione preliminare sono fondamentali per avviare con successo la propria attività di street food su quattro ruote.
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