Che parte della mucca è la tagliata?

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La tagliata si ricava idealmente dal controfiletto, un taglio pregiato di prima categoria proveniente dalla lombata del bovino, noto anche come roastbeef. Questo muscolo, poco sollecitato, garantisce la tenerezza ideale per questo piatto.

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La nobiltà della tagliata: un viaggio dal controfiletto alla tavola

La tagliata, regina delle grigliate e simbolo di convivialità, è un piatto che esalta la semplicità e la qualità della materia prima. Ma da quale parte della mucca proviene questa prelibatezza? Il segreto risiede in un taglio pregiato: il controfiletto.

Situato nella lombata, la parte dorsale del bovino, il controfiletto, conosciuto anche come roastbeef, è un muscolo poco sollecitato durante la vita dell’animale. Questa caratteristica anatomica gli conferisce una tenerezza straordinaria, fondamentale per ottenere una tagliata succosa e che si scioglie in bocca. Immaginiamo il bovino: il controfiletto si trova appena sotto il filetto, protetto dalle costole e dalla colonna vertebrale, una posizione che lo preserva da sforzi eccessivi e ne determina la morbidezza.

La sua forma allungata e leggermente appiattita lo rende ideale per essere tagliato a fette spesse, come vuole la tradizione della tagliata. La marezzatura, ovvero la presenza di sottili venature di grasso intramuscolare, contribuisce ulteriormente alla sua succulenza e al sapore intenso. Proprio questa marezzatura, durante la cottura, si scioglie lentamente, insaporendo le fibre muscolari e rendendo la carne incredibilmente morbida e gustosa.

La scelta di un controfiletto di qualità è quindi il primo passo per una tagliata perfetta. Oltre alla provenienza e all’allevamento del bovino, è importante valutare il colore, che deve essere rosso vivo e brillante, e la consistenza, soda ed elastica al tatto.

Il controfiletto, però, non è l’unico taglio utilizzabile per la tagliata. In alcuni casi, per contenere i costi o per preferenze personali, si può ricorrere ad altri tagli della lombata, come la costata, che presenta un osso e una maggiore marezzatura, o il filetto, più magro e tenero ma anche più costoso. Tuttavia, il controfiletto rimane la scelta ideale, un vero e proprio simbolo di eccellenza per questo piatto iconico della cucina italiana. La sua nobiltà, data dalla posizione anatomica e dalle caratteristiche organolettiche, lo rende il protagonista indiscusso di una tagliata indimenticabile, capace di conquistare anche i palati più esigenti.