Che percentuale prende TheFork?

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Laumento del 12,6% delle commissioni di TheFork, previsto per il 2024, ha suscitato forti proteste tra i ristoratori italiani. Questa decisione penalizza i locali, già alle prese con le difficoltà economiche attuali, incrementando i costi di gestione.
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Aumento delle Commissioni di TheFork: Proteste tra i Ristoratori Italiani

La recente decisione di TheFork di aumentare le proprie commissioni del 12,6% entro il 2024 ha scatenato forti proteste tra i ristoratori italiani. Questa decisione, secondo gli operatori del settore, imporrà un ulteriore onere a un’industria già fortemente colpita dalle difficoltà economiche attuali.

Attualmente, TheFork applica una commissione di circa l’8-10% sulle prenotazioni effettuate tramite la sua piattaforma. L’aumento previsto porterebbe questa percentuale a circa il 20,6%, un incremento significativo che graverebbe pesantemente sui bilanci dei ristoratori.

I ristoratori sottolineano che tale aumento si tradurrebbe in maggiori costi di gestione, compromettendo ulteriormente la loro già precaria situazione. Negli ultimi anni, il settore della ristorazione ha dovuto affrontare sfide senza precedenti, tra cui l’aumento del costo delle materie prime, il calo del turismo e la recessione economica.

L’Associazione Italiana Ristoranti (AIR) ha condannato fermamente la decisione di TheFork, definendola “un atto di avidità che danneggerà ulteriormente i ristoratori italiani”. L’AIR ha chiesto a TheFork di riconsiderare l’aumento e di trovare soluzioni alternative per generare entrate.

Anche Federcuochi, la principale associazione di chef italiani, si è unita alle proteste. Il presidente di Federcuochi, Rocco Pozzulo, ha affermato che l’aumento delle commissioni “è inaccettabile” e ha invitato i ristoratori a boicottare la piattaforma.

Di fronte alle proteste del settore, TheFork ha dichiarato di comprendere le preoccupazioni dei ristoratori e di essere “impegnata a supportarli”. Tuttavia, l’azienda ha affermato che l’aumento delle commissioni è necessario per finanziare gli investimenti nel miglioramento della piattaforma e nell’acquisizione di nuovi clienti.

I ristoratori italiani rimangono scettici e chiedono a TheFork di trovare modi alternativi per generare entrate senza ricorrere ad aumenti delle commissioni. La questione è destinata a continuare a essere dibattuta nei prossimi mesi, mentre i ristoratori italiani cercano di trovare modi per affrontare le crescenti pressioni economiche.