Chi rilascia la licenza di somministrazione degli alcolici?

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Per la somministrazione di alcolici in enti collettivi e circoli privati, inclusi quelli con vendita e consumo riservati ai soci, è ora obbligatoria una comunicazione al Questore. Questa disposizione, introdotta dal nuovo comma 2 dellart. 86 del TULPS, semplifica liter burocratico rispetto alla precedente necessità di licenza, sostituendola con una semplice segnalazione.

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Licenza di somministrazione alcolici: semplificazione burocratica

In base al nuovo comma 2 dell’articolo 86 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), per la somministrazione di alcolici in enti collettivi e circoli privati, anche quelli con vendita e consumo riservati ai soci, diventa obbligatoria una comunicazione al Questore.

Questa disposizione semplifica notevolmente l’iter burocratico rispetto alla precedente necessità di ottenere una vera e propria licenza. Ora è sufficiente inoltrare una segnalazione al Questore, allegando una serie di documenti tra cui una dichiarazione che attesti le generalità del soggetto responsabile della somministrazione, la planimetria dei locali e l’elenco dei titoli autorizzativi eventualmente posseduti.

La semplificazione è significativa, poiché la procedura per ottenere la licenza era spesso complessa e richiedeva tempi lunghi, oltre al pagamento di onerose tasse. La nuova comunicazione, invece, è gratuita e può essere presentata direttamente al Questore oppure affidata a un delegato o a un avvocato.

È importante notare che la comunicazione non sostituisce la necessità di rispettare tutte le altre norme vigenti in materia di somministrazione di alcolici, come la vendita a minori o l’obbligo di rispettare gli orari consentiti. Inoltre, il Questore può revocare la comunicazione in qualsiasi momento, qualora emergano ragioni di ordine pubblico o sicurezza.

La semplificazione burocratica rappresenta un vantaggio significativo per gli enti collettivi e i circoli privati che intendono somministrare alcolici. La nuova procedura è più rapida, meno costosa e burocraticamente meno gravosa, consentendo a questi soggetti di operare in modo più agile e snello. Ciò contribuirà anche a ridurre il contenzioso in materia di somministrazione di alcolici, poiché la nuova comunicazione chiarisce le responsabilità e i requisiti necessari per poter svolgere questa attività.