Come capire se ho mangiato carne andata a male?

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Carne avariata emana un odore forte, sgradevole e inconfondibile. Un colore spento o poco brillante, anche dopo scongelamento, indica un deterioramento. In caso di dubbio, è preferibile scartare la carne per evitare rischi.
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La carne è buona? Fidarsi del naso (e non solo)

La carne è un alimento prezioso nella nostra dieta, ma la sua deperibilità richiede attenzione e cautela. Capire se la carne che abbiamo in frigo è ancora buona non è sempre facile, ma alcuni segnali inequivocabili ci possono aiutare ad evitare spiacevoli conseguenze per la salute. L’assioma fondamentale è: in caso di dubbio, butta! Meglio sprecare un pezzo di carne che rischiare un’intossicazione alimentare.

Il primo e più evidente campanello d’allarme è l’odore. Una carne avariata emana un odore forte, pungente, sgradevole e, soprattutto, inconfondibile. Non si tratta di un semplice aroma “di selvatico” o di frollatura intensa, ma di una puzza acre e nauseabonda che segnala la presenza di batteri in decomposizione. Se l’odore vi insospettisce, anche minimamente, non esitate a scartare la carne. Non cercate di mascherarlo con condimenti o marinature: l’odore è un sintomo di un processo di deterioramento in corso che non può essere arrestato.

Oltre all’olfatto, anche la vista gioca un ruolo cruciale. Un colore anomalo, spento o poco brillante, può indicare un’alterazione del prodotto. La carne fresca, a seconda del tipo, presenta colori vivaci e definiti: un rosso acceso per la carne bovina, un rosa intenso per il maiale, un rosa pallido per il pollame. Se la carne appare grigiastra, verdastra, brunastra o con macchie scure, è probabile che sia andata a male. Attenzione: lo scongelamento può talvolta alterare leggermente il colore della carne, rendendola meno brillante. Questo non significa necessariamente che sia avariata, ma se il colore è decisamente anomalo, accompagnato magari da un odore sospetto, è meglio non rischiare.

Infine, anche la consistenza può fornire indizi utili. Una carne viscida, appiccicosa o con una patina superficiale anomala dovrebbe destare sospetti. Anche in questo caso, il congelamento e lo scongelamento possono influire sulla consistenza, ma una consistenza eccessivamente molle o, al contrario, insolitamente dura, in combinazione con altri segnali di allarme, dovrebbe indurci a scartare la carne.

Ricordate: la prudenza non è mai troppa quando si tratta di alimenti deperibili. Non affidatevi al caso o a rimedi “della nonna” per recuperare carne sospetta. La vostra salute è più importante di un pezzo di carne. Seguendo questi semplici consigli potrete godervi i vostri piatti a base di carne in tutta sicurezza.