Come funziona un happy hour?

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Lhappy hour è una promozione nata nei paesi anglosassoni per attrarre i clienti nei pub dopo lorario di lavoro. Durante questo evento, per una o due ore nel tardo pomeriggio, di solito tra le 18 e le 20, vengono offerte consumazioni a prezzi ridotti per invogliare le persone a recarsi nei locali.

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L’Happy Hour: un rituale sociale mascherato da promozione commerciale

L’happy hour, letteralmente “ora felice”, è molto più di una semplice strategia di marketing per incrementare le vendite nei locali pubblici. Nato nei paesi anglosassoni, questo appuntamento consolidato nel tardo pomeriggio si è diffuso a livello globale, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno socio-culturale. Ma come funziona realmente questo meccanismo apparentemente semplice di sconti sulle bevande?

In apparenza, la formula è elementare: un lasso di tempo, generalmente compreso tra le 18:00 e le 20:00, durante il quale bar e pub offrono prezzi ridotti su alcolici, cocktail e, talvolta, anche su stuzzichini e cibo leggero. L’obiettivo dichiarato è quello di attirare la clientela nel post-lavoro, sfruttando quel momento di rilassamento e socializzazione che segue una giornata di impegno professionale. Questo aspetto è cruciale: l’happy hour non si limita a vendere alcolici a prezzo scontato, ma offre un’esperienza, un’occasione di incontro e svago.

La strategia, però, è più sottile di quanto sembri. L’offerta di prezzi ridotti agisce come esca, ma il vero profitto dei locali risiede nell’aumento del volume di vendite. Un minor margine di profitto su ogni singola consumazione viene compensato dalla maggiore affluenza di clienti, che spesso, stimolati dall’atmosfera conviviale e dal prezzo conveniente, tendono a consumare più di quanto avrebbero fatto a prezzo pieno. L’happy hour, quindi, diventa un volano di profitto che sfrutta l’impulso del momento e la psicologia del consumatore.

Inoltre, l’happy hour contribuisce a creare un’identità per il locale stesso. La scelta delle bevande in promozione, la tipologia di stuzzichini offerti, l’atmosfera creata (musica, luci, arredamento) concorrono a definire un’esperienza specifica, in grado di attrarre una clientela target ben precisa. Alcuni locali optano per un’atmosfera rilassata e informale, altri per un’ambientazione più sofisticata ed elegante, tutti con l’obiettivo di fidelizzare il cliente e creare una comunità attorno al proprio brand.

In conclusione, l’happy hour rappresenta un esempio illuminante di come una strategia commerciale possa trasformarsi in un fenomeno socio-culturale. È un momento di svago collettivo, una valvola di sfogo dopo il lavoro, un’occasione per socializzare e rilassarsi, tutto mascherato da un’abile promozione commerciale che, alla fine, giova sia al cliente, per l’occasione di convivialità e risparmio, sia al locale, per l’incremento degli introiti. Un connubio riuscito tra marketing e psicologia del consumatore, capace di durare nel tempo e di consolidarsi come un appuntamento fisso nella routine di molti.