Come recuperare la cagliata?

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Se il latte non si coagula dopo aver aggiunto il caglio e atteso unora, è possibile recuperare la cagliata aggiungendo un po di limone o aceto (1 cucchiaio ogni 5 litri di latte).

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Latte ribelle? Come salvare la cagliata ostinata: una guida pratica

Capita. Sei lì, pronto a preparare un formaggio fatto in casa, pieno di entusiasmo e aspettative. Hai scaldato il latte alla temperatura perfetta, hai aggiunto il caglio e… niente. Passa un’ora, due, e il latte rimane liquido, testardamente refrattario a trasformarsi nella desiderata cagliata. Non disperare! Non è ancora tutto perduto. La preparazione del formaggio è un’arte delicata, e a volte il latte ha bisogno di una piccola spinta per collaborare. Ecco come puoi tentare di “resuscitare” la tua cagliata recalcitrante.

Perché il latte non caglia?

Prima di passare alla soluzione, cerchiamo di capire perché il latte potrebbe non cagliare. Le cause possono essere diverse:

  • Caglio inattivo o scaduto: Il caglio, sia esso animale, vegetale o microbico, ha una sua “vita”. Se è troppo vecchio o conservato male, perde la sua efficacia.
  • Temperatura errata: Il caglio lavora al meglio in un intervallo di temperatura ben preciso. Controlla le istruzioni del tuo caglio specifico.
  • Latte pastorizzato UHT: Il latte UHT (a lunga conservazione) subisce un processo di riscaldamento intenso che può denaturare le proteine necessarie per la coagulazione.
  • Antibiotici nel latte: Se il latte proviene da un animale in cura con antibiotici, questi possono interferire con l’azione del caglio.
  • pH insufficiente: Un ambiente troppo poco acido può inibire l’attività del caglio.

Il trucco dell’acidificazione: una seconda chance per la cagliata

Il rimedio più comune, e spesso efficace, per recuperare una cagliata che non si forma è quello di abbassare leggermente il pH del latte, favorendo così l’azione del caglio. Ecco come procedere:

  1. Valuta la situazione: Prima di agire, assicurati che sia passato un tempo sufficiente (almeno un’ora, meglio due) dalla aggiunta del caglio.
  2. Prepara l’acidificante: Procurati succo di limone fresco filtrato o aceto bianco di vino (senza aromi aggiunti). L’aceto di mele può alterare il sapore del formaggio.
  3. Dosaggio: Inizia con un dosaggio prudente. La ricetta tradizionale suggerisce di utilizzare circa 1 cucchiaio di succo di limone o aceto ogni 5 litri di latte.
  4. Diluizione: Diluisci il succo di limone o l’aceto in una piccola quantità di acqua (circa 50 ml) per distribuirlo uniformemente nel latte.
  5. Aggiunta delicata: Versa la soluzione acidificante nel latte, mescolando delicatamente ma accuratamente per qualche minuto. Evita di mescolare vigorosamente, perché potresti danneggiare le proteine del latte.
  6. Pazienza: Lascia riposare il latte per un’altra ora, controllando periodicamente se la cagliata si sta formando.

Cosa aspettarsi dopo l’aggiunta dell’acidificante?

  • Formazione della cagliata: Se il problema era un pH insufficiente, dovresti notare una progressiva coagulazione del latte. La cagliata potrebbe essere più morbida e fragile rispetto a quella ottenuta in condizioni ottimali, ma comunque utilizzabile.
  • Nessun cambiamento: Se, anche dopo l’aggiunta dell’acidificante, il latte rimane liquido, è probabile che il problema sia legato alla qualità del caglio o alla natura del latte. In questo caso, non insistere: potresti ottenere un prodotto finale di scarsa qualità.

Consigli aggiuntivi:

  • Controllo della temperatura: Verifica che la temperatura del latte sia ancora quella corretta. Potrebbe essere necessario riscaldarlo leggermente, ma senza superare la temperatura massima consigliata per il tuo tipo di caglio.
  • Non eccedere con l’acidificante: Troppo limone o aceto possono rendere la cagliata eccessivamente acida e comprometterne il sapore.
  • Documenta i tuoi esperimenti: Annota sempre cosa fai e i risultati ottenuti. Questo ti aiuterà a imparare dai tuoi errori e a perfezionare le tue tecniche di caseificazione.

Recuperare una cagliata che non si forma è una sfida, ma con un po’ di pazienza e le giuste accortezze, puoi trasformare un potenziale disastro in un’opportunità per imparare e affinare le tue abilità di casaro casalingo. Ricorda, la pratica rende perfetti!