Come si chiama il buco della bottiglia?

Il mistero del punt: perché le bottiglie di vetro hanno quel buco sul fondo?

Chi non si è mai chiesto, almeno una volta, a cosa servisse quella curiosa rientranza sul fondo delle bottiglie di vetro? Spesso ignorato, questo piccolo dettaglio, chiamato “punt” o più tecnicamente “piccolo incavo”, non è un vezzo estetico, ma un elemento cruciale per la resistenza e la stabilità della bottiglia.

La sua funzione principale, infatti, è quella di distribuire la pressione, sia interna che esterna, in modo uniforme su tutta la base. Immaginiamo una bottiglia di spumante: la pressione interna, dovuta all’anidride carbonica, è notevole. Senza il punt, questa pressione si concentrerebbe nel punto più basso della bottiglia, aumentando drasticamente il rischio di rottura, soprattutto durante il processo di riempimento o a causa di urti accidentali. Il punt, creando una sorta di “ammortizzatore”, disperde la forza su una superficie più ampia, rendendo la bottiglia molto più resistente.

Oltre a gestire la pressione interna, il punt offre anche maggiore stabilità alla bottiglia, soprattutto quando è piena. La rientranza, infatti, abbassa leggermente il centro di gravità, rendendola meno propensa a ribaltarsi. Questo è particolarmente importante per le bottiglie di vino, che spesso vengono conservate in posizione orizzontale.

Infine, il punt ha anche un ruolo durante il processo di produzione. Nelle bottiglie soffiate a bocca, il punt rappresentava il punto di attacco della canna da soffio, mentre nelle moderne produzioni automatizzate facilita la distribuzione uniforme del vetro durante la fase di formatura.

In conclusione, il punt, lungi dall’essere un semplice dettaglio estetico, è un elemento fondamentale che garantisce la resistenza, la stabilità e l’efficienza produttiva delle bottiglie di vetro. Un piccolo incavo con una grande responsabilità.