Come si chiama il panino calabrese?
In Calabria, un panino farcito tipico è chiamato sbunda. Si tratta di una pagnotta ripiena con ingredienti locali come salumi, formaggi e verdure sottolio, una vera delizia della tradizione culinaria regionale.
Sbunda: il panino calabrese
Tra le delizie della tradizione culinaria calabrese, uno dei capisaldi è rappresentato dallo “sbunda”, un panino farcito che racchiude in sé i sapori autentici della regione.
Lo sbunda nasce dalla semplicità e dalla genuinità dei suoi ingredienti, a partire dal pane. La pagnotta, generalmente di forma ovale, viene realizzata con farina di grano duro e cotto nel forno a legna, conferendole una crosta croccante e un interno morbido e fragrante.
Il ripieno dello sbunda è un trionfo di sapori locali. Salumi come la ‘nduja, una salsiccia piccante spalmata, e il capocollo, un salume stagionato, si uniscono a formaggi freschi o stagionati, come la ricotta o il pecorino. Non mancano poi le verdure sottolio, come melanzane, peperoni o cipolle, che aggiungono un tocco di freschezza e acidità.
L’assemblaggio dello sbunda è un rito che richiede cura e attenzione. Il pane viene tagliato a metà e farcito con gli ingredienti scelti, alternandoli e creando un gioco di consistenze e sapori. L’ultimo tocco è dato da un filo di olio extravergine d’oliva, che esalta ulteriormente il gusto e dona un tocco di lucentezza.
Lo sbunda è un piatto versatile che si adatta a ogni occasione. Può essere consumato come spuntino veloce, come pranzo al sacco o come cena informale. È un simbolo di convivialità e condivisione, perfetto per essere gustato in compagnia di amici e familiari.
La sua bontà ha varcato i confini regionali, rendendo lo sbunda un ambasciatore della cucina calabrese in tutta Italia e oltre. Oggi, è possibile trovare varianti dello sbunda in molte parti del Paese, mantenendo però intatte le sue radici e il suo spirito genuino.
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