Come si chiama la mortadella in italiano?
Mortadella e Bologna sono spesso usati intercambiabilmente, ma tecnicamente sono diversi. Bologna indica specificamente la Mortadella di Bologna IGP, prodotta secondo precise regole, mentre mortadella è un termine più generico per insaccati simili, ma non necessariamente IGP.
Mortadella: Un Salume, Mille Sfaccettature (e una Confusione Linguistica)
La mortadella, con il suo colore rosa inconfondibile costellato di candidi lardelli, è un simbolo della gastronomia italiana, amata da grandi e piccini. Ma quanto è corretto chiamarla “Bologna”? La risposta è più sfumata di quanto si pensi, e nasconde una piccola lezione di denominazioni e garanzie di qualità.
La domanda “Come si chiama la mortadella in italiano?” ha una risposta semplice: si chiama mortadella. Non c’è un altro termine universalmente riconosciuto per descrivere questo salume cotto. Tuttavia, la questione si complica leggermente quando entra in gioco la parola “Bologna”.
“Bologna”, infatti, non è semplicemente un sinonimo generico di mortadella. Rappresenta, nello specifico, la Mortadella di Bologna IGP (Indicazione Geografica Protetta). Questa denominazione garantisce che il prodotto sia stato realizzato seguendo un disciplinare di produzione ben preciso, che stabilisce le caratteristiche della materia prima, le tecniche di lavorazione e l’area geografica di produzione (che deve essere la regione Emilia-Romagna).
Quindi, la differenza fondamentale risiede nel fatto che la “Mortadella di Bologna IGP” è una specifica tipologia di mortadella, tutelata da un marchio di qualità. È un po’ come dire che tutti i vini rossi sono vini, ma non tutti i vini rossi sono un “Chianti Classico”.
Questa distinzione, pur sottile, è importante. Consente al consumatore di fare una scelta informata, sapendo che un prodotto etichettato come “Mortadella di Bologna IGP” ha superato controlli rigorosi e rispetta standard qualitativi elevati. Si ha la garanzia di gustare un salume realizzato con carne suina selezionata, lardelli di grasso duro provenienti dalla gola del maiale (che conferiscono la tipica morbidezza), pistacchi (solo nella variante con pistacchi), aromi naturali e un processo di cottura controllato.
La “mortadella”, senza l’appellativo “di Bologna IGP”, indica invece un salume simile, ma che potrebbe non rispettare tutti i requisiti del disciplinare. Potrebbe essere prodotta in altre regioni d’Italia o all’estero, utilizzando ingredienti diversi o con tecniche di lavorazione differenti. Questo non significa necessariamente che sia un prodotto di qualità inferiore, ma semplicemente che non rientra nella specifica categoria protetta.
In sintesi, la prossima volta che vi troverete di fronte a un banco salumi, ricordate: mortadella è il termine generico, mentre Mortadella di Bologna IGP è un marchio di qualità che garantisce un’esperienza gustativa autentica e legata alla tradizione bolognese. Scegliere quale acquistare dipende dalle vostre preferenze e dalla vostra ricerca di un prodotto certificato. Ma, indipendentemente dalla scelta, godetevi ogni fetta di questo delizioso salume!
#Carne#Mortadella#SalumeCommento alla risposta:
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