Come si dividono gli alcolici?

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Le bevande alcoliche si dividono in alcolici a bassa gradazione (inferiore al 21% vol, come birra e vino) e superalcolici (superiori al 21% vol).
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Classificazione delle Bevande Alcoliche: Alcolici a Bassa e Alta Gradazione

Le bevande alcoliche sono classificate in due categorie principali in base alla loro gradazione alcolica: alcolici a bassa gradazione e superalcolici. Questa distinzione è fondamentale per comprendere gli effetti fisiologici e le implicazioni legali del consumo di alcol.

Alcolici a Bassa Gradazione (Inferiori al 21% vol)

Gli alcolici a bassa gradazione sono caratterizzati da una gradazione alcolica inferiore al 21% in volume (vol). Sono tipicamente bevande fermentate, il che significa che sono il risultato della fermentazione di zuccheri da parte di lieviti. Questa categoria comprende:

  • Birra: Prodotta dalla fermentazione di malto d’orzo o di altri cereali, con una gradazione alcolica che varia dal 4% al 12%.
  • Vino: Prodotto dalla fermentazione del succo d’uva, con una gradazione alcolica che varia dal 12% al 16%.
  • Sidro: Prodotto dalla fermentazione del succo di mela, con una gradazione alcolica che varia dal 5% al 8%.
  • Sakè: Bevanda fermentata di riso originaria del Giappone, con una gradazione alcolica che varia dal 15% al 20%.

Superalcolici (Superiori al 21% vol)

I superalcolici sono bevande distillate, il che significa che sono prodotte facendo bollire un liquido fermentato e condensandone i vapori. Questa procedura concentra l’alcol, portando a una gradazione alcolica superiore al 21% vol. I superalcolici includono:

  • Whisky: Distillato di cereali come orzo, segale o mais, con una gradazione alcolica che varia dal 40% al 50%.
  • Vodka: Distillato a più riprese, solitamente da cereali o patate, con una gradazione alcolica che varia dal 35% al 50%.
  • Gin: Distillato di cereali o patate, aromatizzato con bacche di ginepro, con una gradazione alcolica che varia dal 37,5% al 47%.
  • Tequila: Distillato di agave blu, originario del Messico, con una gradazione alcolica che varia dal 38% al 40%.
  • Rum: Distillato di melassa o succo di canna da zucchero, con una gradazione alcolica che varia dal 40% al 50%.

Implicazioni

La classificazione delle bevande alcoliche in termini di gradazione è fondamentale per comprendere le loro conseguenze sulla salute. Gli alcolici a bassa gradazione vengono generalmente assorbiti più lentamente dal corpo rispetto ai superalcolici, il che porta a un effetto meno intenso. I superalcolici, d’altra parte, vengono assorbiti più rapidamente e possono produrre effetti più forti e potenzialmente pericolosi.

Inoltre, le leggi e i regolamenti sul consumo di alcol variano a seconda della classificazione della bevanda. In molti paesi, l’età legale per acquistare o consumare alcolici è diversa per gli alcolici a bassa gradazione rispetto ai superalcolici. Questa distinzione riconosce i potenziali rischi associati al consumo di bevande ad alta gradazione alcolica.

In conclusione, la divisione delle bevande alcoliche in alcolici a bassa e alta gradazione fornisce una guida per comprendere gli effetti fisiologici e le implicazioni legali del consumo di alcol. Questa classificazione è essenziale per garantire un consumo responsabile al fine di ridurre i rischi per la salute e le conseguenze negative.