Come si dividono i cocktail?

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I cocktail si classificano per tipologia alcolica (alcolici/non), volume (short, medium, long drink), e metodo di preparazione (bicchiere, mixing-glass, shaker). Altri fattori possono influire sulla suddivisione.
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Classificazione dei Cocktail: Una Guida per Appassionati

I cocktail, quelle deliziose miscele di alcolici, succhi e altri ingredienti, sono una forma d’arte complessa e versatile. La loro vasta gamma di sapori, colori e tecniche di preparazione richiede un sistema di classificazione per aiutare gli appassionati e i baristi a comprendere e apprezzare le diverse varietà.

Tipologia Alcolica

La prima distinzione fondamentale nei cocktail è quella tra alcolici e non alcolici. I cocktail alcolici contengono almeno un tipo di liquore, mentre quelli non alcolici sono composti esclusivamente da ingredienti analcolici.

Volume

Un altro fattore di classificazione importante è il volume. I cocktail possono essere suddivisi in tre categorie principali:

  • Short drink: Cocktail da 70 ml a 100 ml, tipicamente serviti diritti o “on the rocks”.
  • Medium drink: Cocktail da 120 ml a 150 ml, solitamente serviti con ghiaccio in un bicchiere highball.
  • Long drink: Cocktail superiori a 150 ml, che spesso contengono una miscelazione di ingredienti e guarnizioni.

Metodo di Preparazione

I cocktail possono essere preparati in vari modi, ognuno dei quali conferisce un profilo aromatico e una consistenza unici. I tre metodi principali sono:

  • Bicchiere: Cocktail preparati direttamente nel bicchiere, semplicemente mescolando o mescolando gli ingredienti.
  • Mixing-Glass: Cocktail realizzati in un mixing-glass, raffreddati con ghiaccio e mescolati con un cucchiaio bar.
  • Shaker: Cocktail scossi con ghiaccio in uno shaker per creare una consistenza liscia e schiumosa.

Altri Fattori di Classificazione

Oltre a questi criteri principali, altri fattori possono influenzare ulteriormente la classificazione dei cocktail. Questi includono:

  • Ingedienti principali: I cocktail possono essere suddivisi in base al loro ingrediente alcolico principale, come vodka, gin, rum o tequila.
  • Stile: I cocktail possono assumere diversi stili, come classico, tropicale, tiki o molecolare.
  • Occasione: I cocktail possono essere classificati in base all’occasione per cui sono serviti, come aperitivi, dopocena o bevande per feste.

Comprendere la classificazione dei cocktail è essenziale per navigare nell’ampio mondo di queste deliziose bevande. Questa conoscenza consente agli appassionati di apprezzare la diversità dei sapori, delle tecniche e degli stili, aiutandoli a trovare il cocktail perfetto per ogni gusto e situazione.