Come si fa a togliere l'alcol dal vino?

10 visite
La distillazione sottovuoto, in due fasi, estrae delicatamente lalcol dal vino a 30°C. Il processo, ripetuto, rimuove gradualmente lalcol dai composti volatili.
Commenti 0 mi piace

Depurare il Vino: Un Approccio Innovativo per la Rimozione dell’Alcool

La distillazione, tecnica nota da secoli, trova nuove applicazioni nell’arte vinicola. Un metodo innovativo, basato sulla distillazione sottovuoto in due fasi, consente di rimuovere delicatamente l’alcol dai vini, preservandone al contempo le preziose caratteristiche aromatiche e organolettiche. Questo approccio, volto a ottenere vini a basso contenuto alcolico o addirittura senza alcool, si differenzia dalle tradizionali tecniche di fermentazione grazie a una precisione senza precedenti.

Il processo, fondamentale per la produzione di vini adatti a specifiche esigenze dietetiche o per la ricerca di profili sensoriali inediti, si avvale di un’attenta gestione termica. L’utilizzo della distillazione sottovuoto a 30°C è cruciale: questa temperatura, sensibilmente inferiore rispetto alle tradizionali distillazioni ad alta pressione, evita la denaturazione dei composti volatili preziosi, responsabili del bouquet e del sapore unico di ogni vino.

La chiave del successo risiede nella ripetizione della procedura in due fasi. Ogni fase, operando su un lotto di vino selezionato, estrae una quota graduale di alcol, conservando i composti volatili e quindi il profilo aromatico del vino originale. Il risultato finale, ottenuto attraverso l’iterazione del processo, è un vino con un contenuto alcolico significativamente ridotto, senza compromettere il corpo e le sfumature gustative che lo caratterizzavano inizialmente.

Questo metodo, che si differenzia nettamente dalle tecniche di diluizione o di fermentazione alternative, offre una prospettiva promettente per l’industria vinicola. Consente di creare una gamma di vini più ampia, adatti a diverse esigenze e preferenze, mantenendo inalterata l’essenza del vino originale. L’elevata precisione del processo e la salvaguardia dei componenti aromatici rendono questa tecnica particolarmente interessante per la produzione di vini “de-alcoolizzati” di pregio, destinati ad un mercato in continua espansione. Infine, le possibilità creative che questa metodologia offre nella ricerca di nuove e raffinate esperienze enoiche sono pressoché infinite.